Poesie tratte dal Blog : Parole dolci e Amare
SBAGLI e ABBAGLI di assoluta Ovvietà.
Qualche pensiero e poche rime senza ordine e senza tempo, raccolte come i pensieri che appaiono e scompaiono nella nostra mente. A volte ci sembrano chiarissimi e impossibili da dimenticare, tanto sono netti nei dettagli, a volte invece balenano improvvisi, ma subito sfuggono e quando ci sembra di riprenderli, si nascondono ancora meglio, lasciandoci cercare nel vuoto.
****
Quando sento che le ore
scorrono vane e lente,
io m’annullo in un languore
Indolente e cerco nella mente
l’eco dell’attimo di piacere
di un passato che si fa presente.
Un momento vago e confuso
tra ricordo, sogno e fantasia
che, in un bagliore improvviso,
turba, acceca, fugge via,
lascia sulle labbra il sorriso
e negli occhi un velo di follia.
Uno sguardo lieto e sgomento
che segue il volo di un gabbiano
mentre il suo roco canto
celebra un momento lontano,
né felice e né affranto,
ma col gusto dolce e arcano
di un’attesa e di un mistero
sempre vivo, ma non più straniero.
23 mag. 20
*****
Se non sarà adesso l’ora
del grido, che squarcia
il silenzio e la preghiera,
sarà il tempo, che marcia
superbo e prepotente,
a calpestare le sventure
e le lacrime della gente
umiliata dal timore
di una porta socchiusa,
da un vicino troppo vicino,
e da una mente confusa
che non osa, al di là del giardino.
Se non sarà adesso l’ora
di orizzonti più lontani,
oltre il tempo che addolora
l’oggi, e consuma il domani,
basterà il soffio della bellezza
a scacciare paura e angustia
e risvegliare da quell'ebbrezza
che ignora lo sbuffo della bestia.
22 apr. 2020
Il mondo sembra impazzito per questa vera o presunta epidemia e tutte le regole della vita stanno cambiando, ma non nel verso che avremmo voluto. Ci sentiamo sbattere in faccia ogni giorno numeri che spaventano, perché sono la conta delle persone che si ammalano e che muoiono, ma non danno la possibilità di intenderne il vero significato, né un metro con cui misurarli. Poi ci propongono la spettacolarizzazione delle lacrime, del dolore e della paura, della necessità di allontanarci dal prossimo, della tranquillità che offre il proteggerci da tutto e da tutti e l’abituare i nostri figli a vivere rinchiusi nel loro minimo spazio vitale, diffidando sempre di chi vorrebbe accompagnarli per mano o fare una carezza. Sembra che si debbano chiudere tutte le porte per lasciare fuori chiunque non sia omologato, controllato o adeguato alle nuove regole e ai nuovi marchingegni.
Ma l’uomo non potrà continuare a vivere ignorando il ritmo del battito del cuore e della vita sulla terra e, se non sarà adesso l'ora, sarà un soffio di vento che domani basterà per ristabilire le priorità e le regole della convivenza e della natura.
Tramonto
“Life is not lost by dying; life is lost minute by minute, day by dragging day, in all the thousand small uncaring ways.”
“La vita non si perde morendo, la vita si perde minuto per minuto, giorno per giorno, si perde con ogni piccola futile cosa” -
(cit. di Stephen Vincent Benét)
La favola più bella
è quella della vita,
quella che si racconta
prima che la luna spunta.
Quando i colori della sera
sussurrano una preghiera,
quando un’anima tranquilla
cerca lontano una stella
e vede scorrere giorni eterni,
giorni sfarzosi o disadorni,
quando il tempo perduto,
minuto dopo minuto,
rubava il sogno, le passioni
e il sapore delle emozioni.
La morte non ruba il ricordo
quando vive ancora nello sguardo,
di chi sorride e non vacilla,
quando scopre la favola bella
15 mar 2020
***
Solo un momento
L’altalena
Filastrocca col cappello
La meteoropatia e i punti di vista ci spingono a vedere ogni cosa da una
prospettiva che può cambiare, improvvisamente e senza un vero motivo, come il
tempo. Così un momento di tristezza può trasformarsi in buonumore.
Parole malate
L’indifferenza delle persone e la
miseria del pensiero appare sempre più chiara e triste, quando indaffarati,
impigriti e troppo presi dalla gestione del nostro piccolo quotidiano, non
vediamo che il mondo intorno a noi sta cambiandoci le regole della convivenza.
Ascoltiamo parole nobili usate ed abusate per difendere comportamenti bestiali
e per minimizzare atti vandalici. E nessuno reagisce. Non comprendiamo –
spesso per mancanza di tempo, o per stanchezza – che la nostra assenza insieme
a quella di troppi altri è determinante per consentire al Lupo di mangiarsi
impunemente tutte le pecorelle. Vediamo ogni giorno soprusi e violenze
ingiustificabili, ma tollerate da una società che non è più la nostra e che ha
fatto il callo alle angherie immotivate, compiute quotidianamente dalla piccola
e dalla grande criminalità, contro poveri, miseri e deboli, contro chi non gode
di alte protezioni. Vediamo e rassegnati sopportiamo, senza renderci conto che
proprio questa nostra inerzia ci rende complici.
La Storia eterna
Una musica
che crea atmosfere di altri tempi, una storia che si ripete all'infinito e un
Uomo che, dalla storia, non vuole imparare. Cambiano le mode, i suoni e il
tempo corre sempre più veloce, mentre la sensazione di benessere e di potenza
aumenta insieme all'illusione di vivere in un lusso che non c'è. E in fondo si
può vivere bene, basta adeguarsi all'andazzo delle cose, al sistema che gira
come sempre. Basta non pretendere che le
regole della società e dell'economia debbano essere funzionali all'uomo -
quello che nessuno ricorda per nome - e accettare che una idea di Giustizia
semplice, alla portata di tutti, ovvia e legittima, debba essere prima ritenuta
"legale" da chi governa e solo dopo classificata "normale",
valida per tutti, come la buona educazione o la morale. Ma la legge, si sa,
solo raramente incontra la Giustizia sulla sua strada e spesso nemmeno la
saluta.
A volte le parole ci
inducono a dover riflettere su argomenti che mai avremmo pensato di poter
mettere in discussione. E’ la vita, o meglio il sistema di vita, che ci siamo
inconsciamente scelti, che ci porta a dover riconoscere che certi
atteggiamenti, certi comportamenti, certe idee –considerate finora inviolabili
– vengono ogni giorno messe in dubbio e bisogna difenderle per non perdere
quelli che abbiamo sempre creduto esseri i nostri diritti. Diritti che vengono
chiamati disinvoltamente privilegi. Paesi sprofondati casualmente e senza
responsabilità della loro gente in uno stato di crisi, di violenza, di guerra e
di migrazioni forzate hanno perso il proprio diritto di vivere e persone che
ancora riescono a vivere, all’improvviso, hanno perso il diritto di vivere in
pace. Resta solo il sempre più raro e prezioso “attimo fuggente” che non
possiamo permetterci di vivere di sfuggita.
L’Oggi di ieri
*******
Voce stridente
28
set. 2019
*******
Segni dell'Anima
Uno sconosciuto ci guarda con occhi imploranti e noi ci giriamo dall’altra parte, facendo finta di non vedere perché abbiamo altro da fare, perché non ci conviene perdere tempo per soccorrere un estraneo.
Certe cose si fanno, senza pensare, solo perché vanno fatte, poi avremo tutto il tempo necessario per pensare se abbiamo fatto il bene o fatto il male, ma quando c’è una voce che ci dice DEVI, non c’è tempo da perdere: si va. E’ la coscienza che ci parla e non accetta ragioni, è l’anima che dice cosa dobbiamo fare, è l’istinto che ci chiede di difendere qualcosa di vago ma reale, qualcosa che non è chiaro ma che si sente e non si può ignorare.
Come uomo, o come animale, questo anelito dello spirito deve essere rispettato, perché rappresenta la parte più profonda dell’essere e quando il dovere o il rispetto della legge ci impone di non seguire questo stato di ansia, significa che la ragione vuole farci ignorare le regole alla base della vita.
Significa che ci chiede di ignorare una implorazione di aiuto, di non rispettare i valori più profondi, quelli che chiamiamo sentimenti. Solo per il fatto che non ci conviene.
Certe cose si fanno
perché si deve fare
quello che dice l’anima,
senza pensare.
Senza pensare
Come stillano le lacrime,
che il petto non reprime,
ferme, dolci, agre, tremanti,
su gote afflitte e su gote sognanti.
Certe cose si fanno
Perché la coscienza
Chiede e paga più del senno,
o degli ordini o della convenienza.
Senza pensare
Se è bene o se è male
Se è vago o se è reale.
Si deve e si deve fare.
Scuse, rancori o pudori
Leggi, fede o bisogno
Non pesano quanto il segno
Dei pegni e dei valori
Dell’essenza della vita.
Abbassali gli occhi al tormento,
e al dolore, scorda pure il sentimento
Ma l’anima si agita, smarrita.
17 sett. 2019
Lo stato di disagio
del comunicare tra le generazioni che diventano, ogni giorno, sempre più
ravvicinate e il nuovo che si fa vecchio, ancora in germoglio. Mentre non
cambia l'atteggiamento di chi crede di aver maturato una dovuta considerazione,
per ciò che è e per ciò che è stato, e il suo tentativo di trasmettere la
propria esperienza, diventa solo un esercizio dialettico, incomprensibile,
oltre che superfluo, per chi vive ormai sulla base di valori e canoni
differenti da quelli che erano attuali fino a pochi istanti fa.
Eppure sarebbe bastato fermarsi, cogliere un fiore
e non farsi trascinare dalla folla che corre, corre sempre, e non si chiede mai
dove sta correndo.
Comportati così, Lucilio mio: rivendica i tuoi
diritti su te stesso, e il tempo che finora ti veniva portato via o ti veniva
rubato o ti sfuggiva di mano, trattienilo e custodiscilo. Convinciti che le
cose stanno proprio così come ti scrivo: certi momenti ci vengono strappati
via, altri ci vengono sottratti furtivamente e altri ci sfuggono senza che ce
ne accorgiamo.
Le Uova d’Oro
Nota d'amore
Il piacere dell'attesa, quella dei tempi di una nota e di una melodia che con le loro esitazioni sanno farci sognare, come la trepidazione per il primo incontro e le promesse e l'eccitazione che ci accompagnano per mano fino al momento che sentiamo di vivere nel nostro vero mondo. Un attimo ideale, l'immagine irreale di un sogno, un tesoro nascosto in fondo all'anima.
29 maggio
2019
Dormiveglia
Tratto dal libro "Quante storie per Beatrice" ed. Porto Seguro , 2020
Cercavo un sorriso
Vorrei fare un patto
Il tempo sembra diventato una
ossessione per tutti e nei rari momenti in cui ci si ritrova soli con se
stessi, magari solo per pochi minuti sempre più raramente troviamo qualcuno che
guarda nel vuoto e prova a perdersi nei suoi pensieri. E se lo troviamo ci
rammarichiamo per lui e se possibile, andiamo a consolarlo. Di solito però
vediamo gente che prende, dalla tasca interna della giacca o dalla borsetta, il
suo telefonino e comincia a cercare, a scrivere, a mandare messaggi, a guardare
un video o a giocare con i tasti, tanto per non sembrare che - in quei pochi
minuti - qualcuno possa immaginare che sia una persona sola, esclusa dal mondo,
che nessuno si sta occupando di lui. Così, anche pochi brevi momenti di pausa
vengono riempiti e il tempo per chiudersi in se stessi, in riflessione, sembra
tempo rubato al mondo che ci circonda, quel mondo che ci fa sentire bene solo
se ci sentiamo importanti, come ci sembrano importanti tutti coloro che si
comportano come noi, o come vorremmo sempre comportarci noi.
Il Vestito Nuovo
*******
Disincanto
Secondo me
Secondo me, la Libertà
Non spunta sorridente tra la gente,
Non sta bene in società
E non s’asciuga mai la fronte.
La libertà è il sogno di una notte,
Il desiderio di un bambino,
Uno specchio che riflette
La luce fioca di un cerino.
Una luce che rischiara l’anima,
Insieme a quel pensiero,
Che insolente ansima,
Maldestro e battagliero.
Secondo me, la Libertà
Aleggia, sincera e altera,
Nasconde, pudìca, le nudità
E mostra la sua faccia vera
Quando accarezza la mente
E s’accompagna al tempo
Senza tempo, di un amante
Che, nell’abbaglio di un lampo,
Intravede sulla strada
Un sentiero che scende,
Svolta, si confonde, degrada,
Poi risale lento e si confonde.
Scritta su una pagina bianca
Insieme a fantasia e verità,
quando la penna non arranca,
Svolazza sciolta e beata, la Libertà.
20 feb. 2019
Succede
Succede,
Succede quello che succede
Tu, ti rialzi in piedi
e nel buio intravedi
la strada che procede
e porta su, per la salita.
Succede che guardi lontano
E, nell'aria calda e luminosa,
Dalla vizza terra spinosa
Spunta il germoglio del grano
e rompe la zolla indurita.
Succede che il rosso del tramonto
Tentenna e si scolora
Nelle vaghe tinte dell’aurora
E la notte svanisce nel momento
Che porta per mano la vita.
10 feb. 2019
Per difenderci dalle insidie e dalle prove che la vita ci sottopone ogni giorno, succede che dobbiamo darci un obiettivo da raggiungere, così per un certo periodo, concentriamo le nostre attenzioni su un solo punto messo bene a fuoco e trascuriamo, considerandolo minore per noi, ogni altro evento che succede. Più ambizioso sarà stato l'obiettivo che ci siamo dati e più lungo sarà il tempo in cui resteremmo distratti, se non indifferenti, a quanto succede intorno a noi. Spesso è piacevole adagiarsi in questo stato di temporanea astrazione dal mondo e quando il nostro obiettivo è a portata di mano, ci prendiamo una pausa per prolungare la nostra latitanza sociale, reale o psicologica che sia.
Ma la vita succede, malgrado noi, e le cose cambiano obbligandoci a prendere le nostre responsabilità a tutto tondo e decidendo per noi quale deve essere il nostro prossimo obiettivo. In questo caso l'arrivo di una nuova vita rende necessario guardare al futuro con maggior coinvolgimento perché all'improvviso e con delicatezza, il nostro obiettivo temporale si è spostato in avanti, infondendoci - a nostra insaputa - nuovo vigore.
Tratto dal libro "Quante storie per Beatrice" ed. Porto Seguro , 2020
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Solitudine
“Quando
si evita a ogni costo di ritrovarsi soli, si rinuncia all'opportunità di
provare la solitudine: quel sublime stato in cui è possibile raccogliere le
proprie idee, meditare, riflettere, creare e, in ultima analisi, dare senso e
sostanza alla comunicazione. Certo, chi non ne ha mai gustato il sapore non
saprà mai ciò che ha perso, ha lasciato indietro, non saprà mai a cosa ha
rinunciato.”
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Autunno
I colori della natura si smorzano e, da violenti, sfumano nelle tinte pastello per accompagnare meglio i sentimenti, che diventano meno accesi ma più profondi. E' la stagione in cui si è più attenti a quelle piccole emozioni che in Primavera e in Estate avevamo trascurato, perché troppo accesi dalla smania di voler assaporare i gusti più forti e di gustarli tutti subito. Ora il tempo per la riflessione consente di apprezzare anche i piccoli turbamenti dei sensi, la commozione e i momenti di stupore per le persone e per le bellezze della natura. Di sentire quanto l'uomo sia sempre e solo un piccolo passaggio in una armonia infinita nella quale gioca, ma più spesso recita solamente, un ruolo che, per quanto considerato grande dai suoi contemporanei, si perderà sempre nello spazio infinito della relatività delle grandezze e del tempo.
Ecco che tutt’intorno
L’aria rinfresca e i colori,
delle foglie e dei fiori,
sfumano dal giorno
festoso dell’estate,
verso note più pacate,
verso l’ora del ritorno.
L’arancia sanguigna,
Dolce, amara e profumata.
L’aroma della frasca bagnata
Il gusto della castagna,
dei funghi, del bosco e della brace.
Il fuoco scoppietta vivace
E brinda ai rossi della vigna.
Gira la polenta nel paiolo
Gira lenta e si colora,
Gira, gira e gira ancora.
Mentre, tra le note di un assolo,
Sotto un cielo eterno e azzurro,
Tra un sospiro e un sussurro,
Muore e nasce un uomo solo.
21 gen. 2019
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Sogni negati
12
gen. 2019
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Le Vie del Giorno scordato
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La Giostra
Se non dormi
Il Buio lucente
L’Oro Azzurro
Quel breve rapimento che viviamo quando ci
perdiamo nei nostri ricordi ci permette di allontanarci dal quotidiano e dal
mondo reale per immergerci nel sogno e nel possibile. Ci lascia
credere che il cielo azzurro illuminato dai raggi d’oro del sole non verrà mai
turbato dal passaggio di una nuvola nera e che la notte non verrà mai. Poi
all'improvviso tutto svanisce e ci ritroviamo a disagio, fuori luogo e
fuori tempo. Estraniati dal presente.
Il giardino del bosco
L’allegra magia
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Un Luccicone Incerto
Un luccicone incerto
Insieme
14 lug. 2018
Le sensazioni e l'emozione che prova ciascuno di noi nell'ascoltare la Musica, quella che prima ci coinvolge e ci trascina fuori dal mondo reale e poi ci lascia volare nella realtà della nostra fantasia, è un sentimento irrazionale e incontrollabile.
E' uno stato di estasi, di onnipotenza o di abbandono che dura fino al momento in cui la Musica finisce e allora ci risvegliamo dal sogno, come storditi e ci sentiamo vicini a chi, con noi, ha vissuto le stesse sensazioni, le stesse emozioni. Seduti in poltrona accanto a noi o dall'altro lato del mondo o in un tempo già passato o che verrà. Insieme.
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L'Allegra Magia
L'Ossessione
Quest'uomo egocentrico, egoista e protagonista
in un mondo nel quale occupa uno spazio infinitesimale - dove è identificabile
con gran fatica e che si affanna alla ricerca di un progresso artefatto,
destabilizzante e temporale - ha perso di vista la potenza concreta della
natura, del tempo e della storia con cui pretende di confrontarsi alla
pari. Ossessionato dal timore di non sapersi dimostrare ogni volta
padrone di quel mondo che occupa, casualmente, di passaggio, senza rendersi
conto di essere solo uno dei tanti ospiti che presto partiranno senza lasciare
segni. Forse quegli uomini di altri tempi che veneravano la dea Terra erano già
i primi eredi inconsapevoli di una umanità poco umile e troppo arrogante, ma
capace di annientarsi per la propria miopia. Proprio come la natura che ci
mostra il volo di stormi di uccelli. Esseri che si alzano in volo quando
sentono un segnale che arriva da qualcuno o da qualcosa, che seguono il flusso
senza farsi domande e vanno dove li porta la corrente.
Si muovono flessuosi, sinuosi, avanzano e si
rincorrono formano figure che scompongono e ricreano subito dopo in uno spazio
differente ed in un tempo appena differito. Poi scompaiono per tornare alla
stessa ora di una certa stagione della loro vita. Interpreti e protagonisti di
un evento che non conoscono e che non comprendono perché più grande di
loro, del loro intelletto, delle loro forze e del loro tempo
terreno.
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Mi chiedo e non rispondo
Mi chiedo e non rispondo
Sarà giusta questa triste terra,
17 mag. 2018
Forse invecchiando sto cominciando a credere alla fortuna, o forse mi rendo conto che non c'è nessun merito a vivere una vita qualsiasi, con i suoi alti e i bassi, pur se con tanti momenti di sconforto e poche soddisfazioni. Forse incomincio a dare il giusto valore alla vita. Una vita normale, insomma . quella a cui tutti dovrebbero poter aspirare - sembra essere ormai un dono prezioso, se appena si voltano gli occhi dall'altra parte.
A volte provo quasi un senso di colpa, perché io mi trovo - non certo per scelta o per meriti - da questa parte, dalla parte fortunata. Mentre ci sono tanti "loro" che sono nati o sono capitati dall'altra parte, in mezzo ad un'inferno dove ormai niente è più normale, dove la vita non è normale.
Come se una semplice vita "vivibile" sia una fortuna che può capitare solo a chi nasce dalla parte "giusta" del mondo, quella parte che - in un certo momento - non serve alla l'avidità e alla ferocia di chi non crede di non dover mai pagare il conto e il prezzo della vita.
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L'avventura
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21 apr. 2018
E’ una confessione di impotenza, di incapacità a prendere posizione, si non saper trovare il modo per rendere il mondo più simile a quello che vorremmo. Questi versi sono una presa di coscienza, un atto di accusa non solo verso chi, confidando in Dio, si chiama fuori dalla responsabilità delle scelte di altri, ma essenzialmente verso tutti coloro che pur essendo consapevoli del proprio ruolo e delle responsabilità che si devono assumere ogni giorno, restano inerti e incapaci di far sentire la propria voce.
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Tutti passiamo una vita in parallelo, col vicino di casa, con il collega di lavoro, con le persone che vediamo ogni mattina sull'autobus, con la commessa del negozio sotto casa .... e ci adagiamo in un ambiente che ci accoglie, pur se tra mille difficoltà quotidiane. Creiamo, attorno a noi, un ambiente confortevole anche se immaginario che ci fa sentire a casa e le persone, come gli oggetti di casa, sappiamo che ci sono, che sono sempre al solito posto, anche quando non le vediamo o non badiamo alla loro presenza.
Poi all'improvviso ci accorgiamo che qualcuno o qualcosa non è più al suo posto e sentiamo che qualcosa è cambiato. Ma non è successo niente, niente di importante.
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Il peso che grava sulla pietra
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Battito di Ciglia
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Parole
Io queste parole vorrei che fossero sempre scritte con la lettera maiuscola, per non confonderle, per non sbagliare, per rispettare se stessi e i propri figli. Nel passato, oggi e in futuro.
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Tango
Dalla "passione" al "Tango" il passo è breve.
Note struggenti e movenze armoniose di corpi languidi che esaltano l'erotismo, la bellezza assoluta di forme femminili che emergono più dall'anima che dal corpo della donna e la sicurezza che emana dal portamento e dal passo fiero ma delicato di un cavaliere che si lascia coinvolgere nel gioco della passione.
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Immagini antiche
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SBAGLI e ABBAGLI di assoluta Ovvietà.
Qualche pensiero e poche rime senza ordine e senza tempo, raccolte come i pensieri che appaiono e scompaiono nella nostra mente. A volte ci sembrano chiarissimi e impossibili da dimenticare, tanto sono netti nei dettagli, a volte invece balenano improvvisi, ma subito sfuggono e quando ci sembra di riprenderli, si nascondono ancora meglio, lasciandoci cercare nel vuoto.
Poi tornano, dispettosi, quando
ormai non li cerchiamo più. Vanno, vengono e fondono fantasia e realtà,
lasciandoci incerti nel dubbio, come in un dormiveglia.
Proprio come restiamo i dubbi e le perplessità che ci lasciano i nostri sbagli - fatti per distrazione o per errore di
valutazione o per ignoranza – oppure per i nostri abbagli, le illusioni e le
speranze che in certi momenti ci sembrano tanto palpabili che crediamo di
viverle o di averle vissute veramente.
Chissà dove sta il limite tra le
emozioni e i sentimenti, tra le illusioni e la realtà, tra il ricordo di un sogno
e quello di un tempo che ogni giorno diventa sempre più sbiadito.
Sbagli e Abbagli. Appunto.
****
Quando sento che le ore
Quando sento che le ore
scorrono vane e lente,
io m’annullo in un languore
Indolente e cerco nella mente
l’eco dell’attimo di piacere
di un passato che si fa presente.
Un momento vago e confuso
tra ricordo, sogno e fantasia
che, in un bagliore improvviso,
turba, acceca, fugge via,
lascia sulle labbra il sorriso
e negli occhi un velo di follia.
Uno sguardo lieto e sgomento
che segue il volo di un gabbiano
mentre il suo roco canto
celebra un momento lontano,
né felice e né affranto,
ma col gusto dolce e arcano
di un’attesa e di un mistero
sempre vivo, ma non più straniero.
23 mag. 20
*****
Se non sarà adesso l’ora
Se non sarà adesso l’ora
del grido, che squarcia
il silenzio e la preghiera,
sarà il tempo, che marcia
superbo e prepotente,
a calpestare le sventure
e le lacrime della gente
umiliata dal timore
di una porta socchiusa,
da un vicino troppo vicino,
e da una mente confusa
che non osa, al di là del giardino.
Se non sarà adesso l’ora
di orizzonti più lontani,
oltre il tempo che addolora
l’oggi, e consuma il domani,
basterà il soffio della bellezza
a scacciare paura e angustia
e risvegliare da quell'ebbrezza
che ignora lo sbuffo della bestia.
22 apr. 2020
Il mondo sembra impazzito per questa vera o presunta epidemia e tutte le regole della vita stanno cambiando, ma non nel verso che avremmo voluto. Ci sentiamo sbattere in faccia ogni giorno numeri che spaventano, perché sono la conta delle persone che si ammalano e che muoiono, ma non danno la possibilità di intenderne il vero significato, né un metro con cui misurarli. Poi ci propongono la spettacolarizzazione delle lacrime, del dolore e della paura, della necessità di allontanarci dal prossimo, della tranquillità che offre il proteggerci da tutto e da tutti e l’abituare i nostri figli a vivere rinchiusi nel loro minimo spazio vitale, diffidando sempre di chi vorrebbe accompagnarli per mano o fare una carezza. Sembra che si debbano chiudere tutte le porte per lasciare fuori chiunque non sia omologato, controllato o adeguato alle nuove regole e ai nuovi marchingegni.
Ma l’uomo non potrà continuare a vivere ignorando il ritmo del battito del cuore e della vita sulla terra e, se non sarà adesso l'ora, sarà un soffio di vento che domani basterà per ristabilire le priorità e le regole della convivenza e della natura.
Tramonto
“Life is not lost by dying; life is lost minute by minute, day by dragging day, in all the thousand small uncaring ways.”
“La vita non si perde morendo, la vita si perde minuto per minuto, giorno per giorno, si perde con ogni piccola futile cosa” -
(cit. di Stephen Vincent Benét)
La favola più bella
è quella della vita,
quella che si racconta
prima che la luna spunta.
Quando i colori della sera
sussurrano una preghiera,
quando un’anima tranquilla
cerca lontano una stella
e vede scorrere giorni eterni,
giorni sfarzosi o disadorni,
quando il tempo perduto,
minuto dopo minuto,
rubava il sogno, le passioni
e il sapore delle emozioni.
La morte non ruba il ricordo
quando vive ancora nello sguardo,
di chi sorride e non vacilla,
quando scopre la favola bella
15 mar 2020
***
Solo un momento
Nei momenti felici crediamo che nulla cambierà mai e
baldanzosi ci crogioliamo nel pre-sente, ci sembra che tutto sarà eterno e
che il tempo sprecato non è perduto, come se domani potremo riviverlo, come
se il tempo fosse nostro. Poi la vita cambia, senza motivo, senza colpe o per
un incidente o per un errore. Cambiamo noi, cambiano le persone che amiamo,
cambiano le leggi e le regole e tutte le nostre sicurezze all'improvviso
crollano. Tutto diventa sconosciuto, precario e, inevitabilmente, entriamo in
un mondo nuovo dove tutto è differente, anche le sensazioni e i sentimenti e,
solo allora, realizziamo che ogni attimo sprecato, ormai, è perduto per sempre.
Ecco,
all’improvviso
Vecchio,
andato, superato.
Così
com’era venuto
il tempo
ha lasciato un segno
poi,
brusco e repentino,
è
scaduto. E tutto è svanito.
Un
momento
Solo un
momento
È stato
quel tempo
Che
credevo infinito,
che
sembrava compagno
fedele,
generoso e taciturno.
Mi
scorreva accanto
e
consumava intanto
la
promessa del domani.
E il
sogno diventava ricordo
e poi
ricordo di un ricordo,
che
brilla un solo istante
e sfuma,
impietoso e lento
dagli
occhi della mente.
Poi un
venticello, folle e violento,
ha
travolto il giorno di un’eternità
senza
tempo e senza età.
Solo un
momento
È stato
quel tempo
Che
credevo infinito.
12
feb, 2020
******
L’altalena
Vedo una bimba sorridente che si avvicina alla vita ancora malferma sulle gambe, esitante e timorosa nelle sue continue scoperte. Titubante ogni volta che le succede qualcosa che non comprende e la lascia senza fiato. Una bambina che vola sull'altalena della vita e che ogni giorno si sente più libera e forte, mentre uno sguardo amorevole la segue prima in ogni suo passo, poi lentamente da più lontano. Ma quello sguardo sarà sempre pronto a sostenerla, a proteggerla e tenerla stretta sempre per mano. Fino al momento che prenderà il volo e poi continuerà a sognare insieme a lei.
Vola,
vola, vola, vola
nella
buona e nella mala,
Resterai
a volte sola
Vola,
vola, vola, vola
Vola,
come il tempo vola,
Vola
persa nell'ignoto,
Vola e
resta senza fiato,
Resta pur
senza parola
Vola pur
col batticuore,
vola e
cerca il tuo colore
vola
incontro alla tua sorte
vola e
tienti stretta forte
chi ti sogna
e ti consola,
mentre la
tua favola vola.
28
gen 2018
Tratto dal libro "Quante storie per Beatrice" ed. Porto Seguro , 2020
******
Filastrocca col cappello
C’era un
gatto un po’ bislacco,
che
sbirciava un passerotto.
C’era un
cane secco secco
che
leccava un piatto rotto.
C’era un
vecchio stralunato
che
sbraitava senza fiato.
C’era un
vispo ragazzino,
Che
faceva il burattino.
C’era un
brutto farabutto
che
voleva fare il dritto.
C’era un
tizio col violino
Che
faceva un gran casino.
C’era questo,
c’era quello,
c’era un
uomo col cappello,
e c’era
pure una signora
che
aspettava da mezz'ora,
in quel
buio giardinetto
Spento,
triste e derelitto.
C’era
tutto un mondo andato,
in quel
posto abbandonato,
Poi
qualcuno vide un cartello:
“Con il
sole è tutto bello”
e
s'accese allora l’allegria
della
buona compagnia.
Il cane
scodinzolò al gatto,
Che
ammiccò al passerotto,
Che
raddolcì il vecchio,
Che ci
pensò parecchio,
ma poi il
ragazzino
cantò al
suono del violino.
Il
farabutto non fece più il bullo
e l’uomo
col cappello
disse
buonasera, alla bella signora,
che fece
un passo e un altro ancora,
e insieme
fecero un balletto,
sotto il
sole dell'allegro giardinetto.
18 gen. 2020
Tratto dal libro "Quante storie per Beatrice" ed. Porto Seguro , 2020
Tratto dal libro "Quante storie per Beatrice" ed. Porto Seguro , 2020
******
Parole malate
Sento le parole più amate
perdersi
nel vento
E
disperate,
volano
spoglie e mute,
Confuse,
come foglie
cadùche,
avvizzite,
tradite,
calpestate.
Ignorate
da chi non sente,
non
guarda e non vuole
raccoglierle.
Quelle parole
malate.
tra le voci della gente
e tra le
anime appannate
da un
odio che fomenta
e da un vento
che violenta.
Sento
parole sognanti,
razziate,
svuotate e sputate,
come
pietre ardenti,
da una
gola che non trema,
infida e
blasfema,
contro
genti intorpidite,
perse,
profane, indolenti.
Vedo
sotto cieli tersi
Occhi
vuoti e menti brulle
e un uomo,
senza rimorsi,
che
irride pazienti folle,
malate e
indifferenti,
presenti
o assenti
puttane,
pronte a spogliarsi.
8 gen 2019
******
La Storia eterna
Questa è
una storia antica,
di quando
il lavoro
si
chiamava fatica
e il pane
nero era più duro.
Pare che
allora, ma anche adesso,
c’era chi
faceva il furbo,
c’era chi
si rosicava l’osso,
c’era chi
arraffava con garbo,
Chi
rubava a più non posso
e chi
pensava era un disturbo.
Pare
pure, che adesso come allora,
c’è chi
ciurla e chi straparla
chi
sbeffeggia e chi s’accora,
c’è chi
piange e chi lo burla,
c’è chi
non capisce ancora,
c’è chi
tace e chi soffoca le urla.
Questa è
la storia amara
Di chi
ascolta e non intende,
di chi
scorda e non impara,
di chi
illude e poi fraintende,
di chi
infanga e fa cagnara,
di chi
offende e poi pretende.
Questa è
la storia eterna
Quando
tutto sembra normale,
quando il
senno non governa
e
legittimo è solo chi è legale.
3
dic. 2019
******
Scaldati
sotto questo sole accecante
Inebriati
del profumo dei fiori
E
goditeli i tuoi giorni migliori.
Chiudi
gli occhi e non pensare a niente.
Vivi in
pace il tuo momento
è un
piacere raro e prezioso,
è
effimero, fugace e radioso
quanto
una stella nel firmamento.
Che sia
regalato, concesso o rubato,
Ogni
momento di grazia dura
quanto un
respiro d’aria pura,
quanto un
verso dimenticato.
E in
quella vita dolce e audace,
il sacro
si mischia col profano
e si
gioca tutto in una sola mano.
Anche il
diritto di vivere in pace.
27
ott. 2019
*******
L’Oggi di ieri
Quando il
tempo scrosta il presente,
pesca
profondo nel mare dei ricordi,
e scolora
poco a poco dalla mente
i volti,
le ansie, i rossori e gli sguardi,
dell’età
più fulgida e sfuggente.
Sfuma gli
attimi, le intese e le parole,
raggira,
inganna e confonde
l’anima,
che si fa più debole,
che si
sorprende, e non comprende.
Ma appena
il venticello frizzante
della
vita sospira e tira il fiato,
il tempo
vissuto diventa un istante
e l’oggi
di ieri si scopre passato.
5
ott. 2019
Voce stridente
Si
parla tanto del caldo estremo, dei ghiacciai che si sciolgono, del mare che
muore, degli uragani e delle tempeste improvvise, ma è colpa del clima che
sta cambiando e dell’inquinamento. Proteste, manifestazioni, promesse e tanti
pannicelli caldi. Tutti sanno che si deve fare qualcosa, ma costa troppo
cambiare stile di vita e nel momento culminante, ci si distrae si guarda
altrove. L'uomo è troppo egocentrico e uso alle sue comodità, ai piccoli e
spesso inutili agi, a vivere cioè come se certe abitudini di oggi, consolidate
solo negli ultimi decenni, fossero comportamenti naturali, spontanei,
irrinunciabili e dovuti all'uomo, in virtù della sua capacità di prendersi
sempre quello che ha sempre voluto. E non importa se l'uomo sta
consumando e distruggendo per abitudine e non per necessità. E non importa
nemmeno se sta consumando risorse che non appartengono né al genere umano, né
al suo presente. Peccato che la memoria sia sempre più corta e che il passato
prossimo sembri sempre più remoto, mentre l'uomo smargiasso,
rozzo,arrogante, pallido e gonfio, che non lascerà nessuna traccia
di sé, crede di poter parlare alla pari, o di poter proteggere, una
Natura apparentemente fragile, ma eterna e eternamente trionfante.
Sospiro
di un attimo e di un anno,
raggio di
luce, tempo del suono,
dello
splendore e dell’inganno.
Sfarzo e
miserie di un trono,
che manda
e decide impunito,
che
offende, che infanga, e che pretende
un cielo
sereno e un mare mansueto.
Mentre
affogano, orfane tra le onde,
le illusioni
mortali di un oggi fugace,
smargiasso,
rozzo e arrogante
che,
pallido e gonfio, si compiace
e ascolta
la sua voce stridente
che si
erge alla pari e senza paura,
nel tempo
infinito dell’attimo fuggente,
confuso
nel grembo di una Natura
fragile ma
eterna, prodiga e trionfante.
*******
Segni dell'Anima
Uno sconosciuto ci guarda con occhi imploranti e noi ci giriamo dall’altra parte, facendo finta di non vedere perché abbiamo altro da fare, perché non ci conviene perdere tempo per soccorrere un estraneo.
Certe cose si fanno, senza pensare, solo perché vanno fatte, poi avremo tutto il tempo necessario per pensare se abbiamo fatto il bene o fatto il male, ma quando c’è una voce che ci dice DEVI, non c’è tempo da perdere: si va. E’ la coscienza che ci parla e non accetta ragioni, è l’anima che dice cosa dobbiamo fare, è l’istinto che ci chiede di difendere qualcosa di vago ma reale, qualcosa che non è chiaro ma che si sente e non si può ignorare.
Come uomo, o come animale, questo anelito dello spirito deve essere rispettato, perché rappresenta la parte più profonda dell’essere e quando il dovere o il rispetto della legge ci impone di non seguire questo stato di ansia, significa che la ragione vuole farci ignorare le regole alla base della vita.
Significa che ci chiede di ignorare una implorazione di aiuto, di non rispettare i valori più profondi, quelli che chiamiamo sentimenti. Solo per il fatto che non ci conviene.
Certe cose si fanno
perché si deve fare
quello che dice l’anima,
senza pensare.
Senza pensare
Come stillano le lacrime,
che il petto non reprime,
ferme, dolci, agre, tremanti,
su gote afflitte e su gote sognanti.
Certe cose si fanno
Perché la coscienza
Chiede e paga più del senno,
o degli ordini o della convenienza.
Senza pensare
Se è bene o se è male
Se è vago o se è reale.
Si deve e si deve fare.
Scuse, rancori o pudori
Leggi, fede o bisogno
Non pesano quanto il segno
Dei pegni e dei valori
Dell’essenza della vita.
Abbassali gli occhi al tormento,
e al dolore, scorda pure il sentimento
Ma l’anima si agita, smarrita.
17 sett. 2019
Lo Straniero
Se era un sogno, non l’ho mai saputo,
Era un vecchio e dava l’impressione
Di sapere che io l’avrei ascoltato.
Parlava con tutta la passione
Di chi rivela il suo sentiero
e racconta il fascino e l’incanto
della scoperta e del suo pensiero,
Di chi guarda lontano e parla tanto,
con voce chiara e netta ma lieve
come un fiocco che volteggia
in cielo e si confonde nella neve.
Voce remota, amica e saggia
e parole traslate da un ignoto
passato, scordato e confuso
in un oggi che appare sfocato
all’occhio appena socchiuso
del vecchio che si crede nocchiero,
ma io lo sento parlare straniero.
25 agosto 2019
Volevo solo essere felice
Sarebbe bastato
comprendere o trovare il tempo per goderci, quanto di più bello era nato in noi
o che ci ha solo sfiorato, per essere felici. Per questo, solo per questo,
rimpiangeremo di non essere stati felici. Ci è sempre mancato molto poco,
qualche volta distratti dalla frenesia di vivere, altre volte dal dovere, dalle
regole, dalla pigrizia, dall'egoismo. Ogni volta ci siamo detti che non era
ancora il momento giusto per fermarci e vivere. Ogni volta ci siamo ripetuti
che avevamo qualcosa di più urgente da fare. Così ci siamo persi l'innocenza,
la curiosità e la poesia del bambino che vuole scoprire un tesoro, che vuole
compiere grandi imprese e che vuole conoscere i grandi amori.
Un bambino che, da
grande, voleva solo essere felice.
Volevo sentire il sapore
Del fiore che sboccia,
e il piacere dell’istante.
Volevo sentirmi svegliare
dal tocco della goccia,
Che goccia insolente.
Volevo farmi stupire
Dalla notte che abbraccia
Il primo raggio di sole lucente.
Volevo sognare
la rosa che si fa più rosa.
Volevo scoprire il bagliore
della gemma più generosa,
Volevo lasciarmi illuminare
Dall'amore in un'ombra soffusa.
Volevo un sole splendente,
poi una tenebra accecante
ha avvolto promesse e tesori
in un velo di sospiri e di amori
sfocati in un giorno senza luce.
Io volevo solo essere felice.
4 agosto 2019
Impronte
Considerazioni
sui tanti soloni che appaiono tutti i
giorni in televisione e che pretendono di spiegare come funziona il mondo.
Uomini piccoli e donne che li imitano, anche se non hanno titoli per esser
presi ad esempio. Persone che imparano a memoria la lezione che devono
assorbire per passare ad altri lo stesso messaggio di cui, loro stessi, non ne
intendono né il significato, né il motivo per cui lo stanno riportando.
Persone che ripetono mille volte le stesse parole e le usano in modo improprio,
come armi che sembrano pietre preziose e che invece rivelano tutto il loro
potenziale malvagio solo quando è troppo tardi per renderle inoffensive.
Persone abituate a obbedire senza avere il coraggio di fare le domande che
contano e che poggiano la loro fede su elementi tanto friabili, quanto
un’impronta lasciata sulla riva del mare.
Non servono tante parole,
Per insegnare bene, basta
far bene quel che si vuole
che nella coscienza resta.
Di parole ne servono molte
Se credi ma non vuoi confronto.
Se parli e dici, tante volte,
parole di cui non sei convinto.
Di parole ne servono molte
Se addestri ad aver fede
E insegni, frasi fatte e scelte,
a chi impara e non si chiede
se la tua impronta sulla spiaggia
regge al vento e alla mareggia.
20 lug. 2019
Un Sussurro
Comportati così, Lucilio mio: rivendica i tuoi
diritti su te stesso, e il tempo che finora ti veniva portato via o ti veniva
rubato o ti sfuggiva di mano, trattienilo e custodiscilo. Convinciti che le
cose stanno proprio così come ti scrivo: certi momenti ci vengono strappati
via, altri ci vengono sottratti furtivamente e altri ci sfuggono senza che ce
ne accorgiamo.
Tuttavia,
la perdita più vergognosa è quella che avviene per nostra negligenza. E se
vorrai fare attenzione, comprenderai che gran parte della vita se ne vola via
nel fare il male, la maggior parte nel non fare nulla, tutta la vita nel
disperdersi in altre cose estranee al vero senso della vita.
– (SENECA, Lettere a Lucilio -
Incipit - Traduz. Monica Natali)
Quando mi dici che non vedi l’ora,
mi sembra che il tempo tu lo bruci,
mi sembra che tu cerchi tra le luci
quell’ombra scura che t’addolora.
Il tempo è una foglia delicata e lieve,
che cambia colore ogni momento,
che senti passare e volar via col vento.
E’ una fonte dove chi passa, beve
un’acqua bella, viva e dissetante
che scorre via, per chi non s’accontenta,
per chi non la raccoglie nell’istante,
che zampilla fresca, maestosa e lenta.
Il tempo sguiscia e sfugge di mano,
se non avverti il suo sussurro,
se non afferri la ruota del suo carro.
Tienilo stretto o la vita scorre invano,
e troppi momenti strappati e persi,
rubati o sottratti con l’inganno,
voleranno via e si scorderanno,
come le parole di tanti versi.
15 lug. 2019
La Cicala e la Formica
Erano corte e fredde le giornate
e mentre la formica sgranocchiava
le provviste della scorsa estate,
la cicala tremava come una foglia
Aveva freddo e non cantava
Non perché non ne avesse voglia,
ma per la fame che la tormentava.
“Avete un fiore in più o una corolla?”
Disse la cicala imbarazzata e intirizzita
“Chi d’estate canta, d’inverno balla!”
Rispose l'avara formica inviperita.
Sgranocchiava e pensava al futuro
Ma non metteva in conto – la formica –
il piacere di fare un piacere a un’amica
e non conosceva la melodia e il canto puro
dell’arte e del lavoro che si fa e si regala,
come quando canta, d’estate, la cicala.
14 lug. 2019
Tratto dal libro "Quante storie per Beatrice" ed. Porto Seguro , 2020
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Tratto dal libro "Quante storie per Beatrice" ed. Porto Seguro , 2020
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Sarai Madre
Non la conosci ancora l’ora
Che confessa e che comprende
Quell’ amore che offre e non pretende
che assapora e s’addolora,
Che pensa, che passa e ripassa
che resiste, che pena, che dipende,
che sopporta, che attende e si arrende
per quell’ora di gloria riflessa.
Attendi l’ora del figlio e speri
Di incrociare il suo sguardo
svagato, cieco o sordo,
e distratto da tanti pensieri
del suo ieri e del suo oggi. Splendente
nell’aureola di luce che incanta
quella madre che si tormenta
per un figlio magico e assente.
Sarai madre forte e coraggiosa,
superba e altera, davanti al mondo
Sarai madre incerta e ansiosa
Dentro il tuo animo più profondo. 9 lug. 019
(tratto da: Quante Storie per Beatrice)
Le Uova d’Oro
Una
contadina aveva una Gallina,
che le
lasciava ogni mattina
Nel
pollaio un uovo d’oro.
Pensò la
contadina:
Un uovo
d’oro è solo un assaggio,
certo
sarebbe maggior vantaggio
godermi
per intero tutto il tesoro.
Le tira
il collo, le apre il fianco
E scopre
che l’ovo d’oro, la gallina
Lo fa
come come quelle che lo fan bianco.
Così
scoprì l’ingorda contadina
Che la
fortuna vale poco
E, se chi
gli tocca non sta al gioco,
Ci
rimette sia l’ovo che la gallina.
Questa
infatti è la morale:
“Nulla
stringe chi troppo vuole”
lug. 2019
Tratto dal libro "Quante storie per Beatrice" ed. Porto Seguro , 2020
La Volpe e l'Uva
Aveva una
gran fame e tanta sete
una volpe
stanca e arcigna
che
passando per la vigna.
Si fermò
al fresco di una bella vite.
Poi notò
con gran meraviglia
dei
grappoli d’uva vermiglia.
Sembrava
matura al punto giusto
E ne
avrebbe fatto un pasto di gusto.
Guardò
bene i graspi e il pergolato,
fece
qualche salto e perse il fiato,
poi
mormorò: “E’ troppo acerba”
e se ne
andò, fiera e superba.
lug. 2019
Tratto dal libro "Quante storie per Beatrice" ed. Porto Seguro , 2020
Guarda laggiù
Parole che
non dirò mai a quella bambina non ancora nata, perché forse avrò paura di farle
del male, insegnandole che il mondo ed il pensiero non hanno confini, perché la
vita è troppo legata ai fatti materiali del nostro oggi, e non le sarà permesso
di volare in un cielo dove i Sogni e la Libertà dobbiamo immaginarceli solo in
bianco e nero.
Guarda
laggiù
e dimmi
cosa vedi.
No guarda
più lontano,
guarda
fin dove la vista
ti si
confonde
e la luce
oscura gli occhi.
Guarda
laggiù
dove il
cuore e la mente
non
trovano frontiere
e vola
con la fantasia.
E cerca,
oltre il pensiero
e le
parole conosciute.
Cerca il
tuo sogno,
sogna il
tuo mondo
e, nei
tuoi castelli in aria,
mettici
anche le chimere
e
disegnaci le illusioni.
Non aver
paura e vola.
Vola fin
dove la verità
La vedi
dall'altra parte.
Laggiù
tra colori splendenti
quello
che ti sembrava
la realtà
più vera si scolora.
Laggiù il
cielo è trasparente.
Vedrai una
porta aperta
dove la
luce è luce pura,
dove
non suonano vuote
le
parole, e dove
il pensiero saprà
volare.
Ecco,
laggiù sta la tua libertà.
6
giugno 2019
Tratto dal libro "Quante storie per Beatrice" ed. Porto Seguro , 2020
Il piacere dell'attesa, quella dei tempi di una nota e di una melodia che con le loro esitazioni sanno farci sognare, come la trepidazione per il primo incontro e le promesse e l'eccitazione che ci accompagnano per mano fino al momento che sentiamo di vivere nel nostro vero mondo. Un attimo ideale, l'immagine irreale di un sogno, un tesoro nascosto in fondo all'anima.
Batte il
tempo e il tasto
attende
paziente
la nota
del violino.
Una voce
da lontano
Freme e
attende
L’istante
giusto
del tono
che infonde
l’ansia e
il gusto
di un’eco
rapita,
da un
tenero amante
che
sfiora l’amata
delicato
e tremante
nel
momento beato
dell’attimo
sognato.
Nelle culture più antiche, quando l'uomo credeva
nell'influenza degli spiriti, li onorava e li temeva, esisteva un vero culto
per i momenti del trapasso da uno stadio all'altro della vita, della nascita,
dell'iniziazione, dei momenti di estasi e della premorte. In quei pochi attimi
si poteva intuire qualcosa di un mondo ignoto alla mente dell'uomo che però,
pur con tutte le sue incognite, lo ha sempre attratto e sedotto. Il risveglio è
uno di quei momenti di passaggio in cui il sonno non è ancora terminato e la
coscienza non è ancora sveglia. La porta è solo semiaperta, ma si riesce a
intravedere qualche immagine di una vita, inventata o esistita in un passato
atavico o reale, che però raramente si riesce a mettere bene a fuoco e a
ricordare dopo il risveglio. Resta solo una sensazione di impotenza, per essere
arrivati a comprendere qualcosa in più di noi stessi, ma di non saperlo riconoscere.
Mentre il corpo ancora
Non comprende e non risponde,
Svagata la mente ignora,
quel raggio e quel barbaglio
che sfavilla nel risveglio.
Lampo vago e incantato,
iride tra sogno passato
e attimo, ignaro del presente.
Porta aperta solo nell'istante
Che una memoria, lontana
E smarrita, si affaccia appena.
Poi un gioco arrogante
S’impone sulla mente
E sbatte la porta violento
Sul sogno dominato e vinto.
26 maggio 2019
Il Dono
Una nuova vita è sempre un dono
che ci viene fatto senza consapevolezza, ma ci reca sempre emozioni e gioie.
L'attesa di quel momento riesce a infondere, in chiunque ne sia partecipe tanta
energia e voglia di aprire il cuore alla speranza che il futuro sia veramente
quello che si era immaginato da ragazzi e che quel poco che faticosamente si è
imparato, troppo tardi, dalla vita possa servire almeno ai figli perché abbiano
una vita più semplice della nostra e non ripetano gli stessi eterni errori del
nostro passato.
Chissà se
un giorno
ricambierò
il tuo dono.
Chissà,
se nel tuo volto amato,
troverò
il segno del ritorno
dell’eco,
e l’armonia e il suono
di un
sogno già sognato.
Chissà se
il tuo alito di vita
avrà il
sapore della fantasia,
Se il tuo
sguardo sarà felice,
Se la
strada sarà in salita,
Se avrai
il piacere dell’utopia,
E se il
tuo spirito sarà audace.
Chissà se
vedrai il mondo
Con gli
occhi del mio domani,
E se, nei
tuoi occhi sereni,
scorgerò il
riflesso vagabondo
che scintilla
da tempi lontani
tra ombre
di luci e di baleni.
Quando,
ti guarderò fiero
e mi sarà
dolce il tuo pensiero,
allora, il
tuo dono avrò ripagato.
Un giorno di luglio 2019
Tratto dal libro "Quante storie per Beatrice" ed. Porto Seguro , 2020
Chiuse nei propri pensieri, le persone passano
senza guardare e senza vedere che intorno a sé esiste una comunità, che
esistono altre persone. Altre ersone che, a volte, soffrono per una mancanza di
attenzione anche solo formale. Un "buongiorno" costa molto poco e un
sorriso può mettere di buon umore anche chi, senza pensarci, ne accenna uno,
solo per esprimere una propria empatia che, pur se ben nascosta, di tanto in
tanto prova ad affacciarsi. Ma forse si tratta solo di buona o mala educazione.
Cercavo
un sorriso
Uno
sguardo garbato
Un segno
d’intesa
Uno
slancio sincero
Un vezzo
sul viso
Un gesto
d’invito
Una
parola sottesa
Un animo
leggero.
Cercavo
un sorriso
Di un
volto cortese
Lo
cercavo tra gente
Che non
vede, non sente,
indifferente,
senza pretese,
e senza
il gusto del sorriso.
15
aprile 2019
Vorrei
fare un patto
con chi è
smanioso
e vive
distratto.
Con chi è
serioso
e ha
paura della noia.
Con chi
ha tanta fretta
e non si
gode la gioia,
che cerca
e che aspetta.
Vorrei
fare un patto muto,
solo un
sorriso sincero,
nel
piacere e nella quiete,
dell’oggi
e del tempo vissuto,
mentre la
brezza del pensiero
scopre e
vive le ore più liete.
Vorrei
fare un patto segreto,
dove il
tempo non ha prezzo,
dove il
silenzio non è peccato
e sognare
non è un imbarazzo.
27
marzo 2019
Il vestito nuovo, marrone bruciato,
tutto abbottonato fino al colletto.
A vent'anni mi sentivo forte e schietto
nel mio bel vestito marrone bruciato.
Camminavo leggero e sicuro
e cercavo la strada che porta
dalla via dell’oggi a quella del futuro.
Il cielo azzurro e la mente certa,
l’anima serena e il cuore in canto,
il passo fiero e lo sguardo contento.
Camminavo leggero e sicuro.
Sognavo e cercavo compiaciuto
Il mio porto per il mondo venturo
In un mare azzurro, appena increspato.
Un porto che cercavamo in tanti,
mentre il pensiero, perso e scordato,
naufragava nel mare dei rimpianti.
23 marzo 2019
Rimpianti di quella generazione che credeva di poter cambiare il mondo, sicura di saper come abbattere gli ostacoli della vecchia società, troppo legata ai principi di un passato rigido e intollerante. Rimpianti di una generazione che ha creduto negli ideali e troppo forte della sua convinzione di essere nel giusto, e che il giusto fosse un valore assoluto e incontrastabile, che non ha creduto di doversi difendere.
Una generazione di sognatori - almeno quelli che non si non fatti strumentalizzare - che si è lasciata avviluppare in una rete invisibile e vischiosa che è riuscita a confondere le acque e a far dimenticare il vero significato di un pensiero di bellezza e di ricchezza dello spirito che, improvvisamente, si è rivelato essere ormai solo un rimpianto del tempo in cui si era sicuri che oggi sarebbe sempre stato "più di ieri e meno di domani".
tutto abbottonato fino al colletto.
A vent'anni mi sentivo forte e schietto
nel mio bel vestito marrone bruciato.
Camminavo leggero e sicuro
e cercavo la strada che porta
dalla via dell’oggi a quella del futuro.
Il cielo azzurro e la mente certa,
l’anima serena e il cuore in canto,
il passo fiero e lo sguardo contento.
Camminavo leggero e sicuro.
Sognavo e cercavo compiaciuto
Il mio porto per il mondo venturo
In un mare azzurro, appena increspato.
Un porto che cercavamo in tanti,
mentre il pensiero, perso e scordato,
naufragava nel mare dei rimpianti.
23 marzo 2019
Rimpianti di quella generazione che credeva di poter cambiare il mondo, sicura di saper come abbattere gli ostacoli della vecchia società, troppo legata ai principi di un passato rigido e intollerante. Rimpianti di una generazione che ha creduto negli ideali e troppo forte della sua convinzione di essere nel giusto, e che il giusto fosse un valore assoluto e incontrastabile, che non ha creduto di doversi difendere.
Una generazione di sognatori - almeno quelli che non si non fatti strumentalizzare - che si è lasciata avviluppare in una rete invisibile e vischiosa che è riuscita a confondere le acque e a far dimenticare il vero significato di un pensiero di bellezza e di ricchezza dello spirito che, improvvisamente, si è rivelato essere ormai solo un rimpianto del tempo in cui si era sicuri che oggi sarebbe sempre stato "più di ieri e meno di domani".
*******
Disincanto
Io non temo il momento
Che mette l’affanno,
Quando pigro e lento
L’olezzo dell’inganno
Ridesta e molesta
Una mente intorpidita
E spersa, nell'ora guasta
Che consuma la vita.
Io non temo il momento
Che sfugge ragione,
Legge, logica e tormento,
e si perde nell'emozione
Che rischiara appena
L’ombra che ammanta
Una donna in catena
E una fiamma ormai spenta.
Io ho paura del momento
Che il sole appare nascosto
A occhi che, senza rimpianto,
Vivono nel buio più pesto
e scorgono solo da vicino
l’ardore fioco di un lumicino.
26 Feb. 2019
Quando ci capita di imbatterci in uno scritto che si faceva domande sull'etica e sulla morale di un’epoca lontana e vediamo che i dubbi e le incertezze di allora, sono le stesse di oggi, ci viene più facile prendere coscienza della piccolezza dell’essere umano e dell’importanza dell’ideale che, nella sua immaterialità, è l’unico lascito che sopravvive al breve momento della vita di un uomo, che ama confondere la forza della natura, dello spirito e dei sentimenti con il suo piccolo mondo e con le convenienze del momento. Siamo usi agire e pensare in uno spazio delimitato da norme, leggi e abitudini che rispettiamo perché sappiamo che la nostra società è fondata su principi di giustizia ed equità in cui, a prescindere, crediamo. Ma le cose cambiano e le stesse parole possono assumere un significato diverso, senza che ce ne accorgiamo, tanto siamo occupati a fare altro, mentre continuiamo a seguire le stesse norme, leggi e abitudini che però stanno perdendo la ragione di essere ancora alla base di una società che, strumentalmente e impercettibilmente, si sta trasformando in qualcosa di diverso. Se però ci liberiamo dagli orpelli e dai legacci che ci tengono fermi e fortemente ancorati al presente e guardiamo oltre, potremmo vedere che i nostri principi, il nostro ideale, resta vivo anche se lo troviamo in una donna in catene, che riconosciamo a fatica nelle tenebre della notte grazie alla flebile fiaccola, che continua a tenere alta, anche se - lontana da occhi distratti - può apparire spenta.
****
Quando la città retta a democrazia si ubriaca di libertà confondendola con la licenza, con l’aiuto di cattivi coppieri costretti a comprarsi l’immunità con dosi sempre massicce d’indulgenza verso ogni sorta di illegalità e di soperchieria; quando questa città si copre di fango accettando di farsi serva di uomini di fango per potere continuare a vivere e ad ingrassare nel fango; ...... (omissis) quando i capi tollerano tutto questo per guadagnare voti e consensi in nome di una libertà che divora e corrompe ogni regola ed ordine; c’è da meravigliarsi che l’arbitrio si estenda a tutto e che dappertutto nasca l’anarchia e penetri nelle dimore private e perfino nelle stalle?
In un ambiente siffatto, in cui il maestro teme ed adula gli scolari e gli scolari non tengono in alcun conto i maestri; in cui tutto si mescola e si confonde; in cui chi comanda finge, .... (omissis) in cui i rapporti tra gli uni e gli altri sono regolati soltanto dalle reciproche convenienze nelle reciproche tolleranze; in cui la demagogia dell’uguaglianza rende impraticabile qualsiasi selezione, e costringe tutti a misurare il passo delle gambe su chi le ha più corte; in cui l’unico rimedio contro il favoritismo consiste nella molteplicità e moltiplicazione dei favori; in cui tutto è concesso a tutti in modo che tutti ne diventino complici; in un ambiente siffatto, .... (omissis), puoi credere che il cittadino accorrerebbe a difendere la libertà, quella libertà, dal pericolo dell’autoritarismo?
Ecco, secondo me, come nascono le dittature. Esse hanno due madri.
Una è l’oligarchia quando degenera, per le sue lotte interne, in satrapia e l’altra è la democrazia quando, per ingordigia di libertà e inettitudine dei capi, precipita nella corruzione e nella paralisi.
Allora la gente si separa da coloro cui fa la colpa di averla condotta a tale disastro e si prepara a rinnegarla prima coi sarcasmi, poi con la violenza che della dittatura è pronuba e levatrice. Così la democrazia muore: per abuso di se stessa, prima che nel sangue, nel ridicolo.
*******Atene 370 A.C. - Platone – La Repubblica Cap. VIII
Secondo me
Secondo me, la Libertà
Non spunta sorridente tra la gente,
Non sta bene in società
E non s’asciuga mai la fronte.
La libertà è il sogno di una notte,
Il desiderio di un bambino,
Uno specchio che riflette
La luce fioca di un cerino.
Una luce che rischiara l’anima,
Insieme a quel pensiero,
Che insolente ansima,
Maldestro e battagliero.
Secondo me, la Libertà
Aleggia, sincera e altera,
Nasconde, pudìca, le nudità
E mostra la sua faccia vera
Quando accarezza la mente
E s’accompagna al tempo
Senza tempo, di un amante
Che, nell’abbaglio di un lampo,
Intravede sulla strada
Un sentiero che scende,
Svolta, si confonde, degrada,
Poi risale lento e si confonde.
Scritta su una pagina bianca
Insieme a fantasia e verità,
quando la penna non arranca,
Svolazza sciolta e beata, la Libertà.
20 feb. 2019
Il commento che segue è tratto da
"La Pagina Bianca" già pubblicato su questo Blog.
*******Succede
Succede,
Succede quello che succede
Tu, ti rialzi in piedi
e nel buio intravedi
la strada che procede
e porta su, per la salita.
Succede che guardi lontano
E, nell'aria calda e luminosa,
Dalla vizza terra spinosa
Spunta il germoglio del grano
e rompe la zolla indurita.
Succede che il rosso del tramonto
Tentenna e si scolora
Nelle vaghe tinte dell’aurora
E la notte svanisce nel momento
Che porta per mano la vita.
10 feb. 2019
Per difenderci dalle insidie e dalle prove che la vita ci sottopone ogni giorno, succede che dobbiamo darci un obiettivo da raggiungere, così per un certo periodo, concentriamo le nostre attenzioni su un solo punto messo bene a fuoco e trascuriamo, considerandolo minore per noi, ogni altro evento che succede. Più ambizioso sarà stato l'obiettivo che ci siamo dati e più lungo sarà il tempo in cui resteremmo distratti, se non indifferenti, a quanto succede intorno a noi. Spesso è piacevole adagiarsi in questo stato di temporanea astrazione dal mondo e quando il nostro obiettivo è a portata di mano, ci prendiamo una pausa per prolungare la nostra latitanza sociale, reale o psicologica che sia.
Ma la vita succede, malgrado noi, e le cose cambiano obbligandoci a prendere le nostre responsabilità a tutto tondo e decidendo per noi quale deve essere il nostro prossimo obiettivo. In questo caso l'arrivo di una nuova vita rende necessario guardare al futuro con maggior coinvolgimento perché all'improvviso e con delicatezza, il nostro obiettivo temporale si è spostato in avanti, infondendoci - a nostra insaputa - nuovo vigore.
Tratto dal libro "Quante storie per Beatrice" ed. Porto Seguro , 2020
******
Solitudine
Questa citazione di Zygmunt Bauman è un invito alla solitudine e vuole
spiegare la bellezza dei momenti in cui si sceglie di restare soli e del
sapersi raccogliere in riflessione, estraniandosi dal resto del mondo per
conoscersi meglio e per cercare una sintesi nel rapporto con se stessi e con
gli altri. Ma non è questa la solitudine a cui io, ora, voglio far riferimento.
Io penso piuttosto a quel sentimento che accomuna le anime, all'amicizia,
all'amore, alla passione o al trasporto che unisce le persone, quando entrano
in sintonia e cominciano ad intendersi anche senza parlare. La solitudine di
cui parlo è il sentire che quel sentimento può sfiorire, può affievolirsi e
venir meno e parlo del momento in cui il dialogo di sempre diventa monologo.
Anzi sembra che diventino più monologhi parlati in lingue diverse, pur se con
molte assonanze comuni. Voglio raccontare di chi crede di vivere un legame
amoroso, una relazione affettiva o crede di trovarsi in un contesto sociale di
cui si sente profondamente partecipe e che all'improvviso si trova fuori tempo,
fuori luogo e straniero dentro le mura della propria casa.
Cammino e non guardo.
Assòrto, quieto e lieto,
vagando mi perdo
nel pensiero più segreto.
Penso e vado lontano
dalle ombre e dal sole.
Penso e ti porto per mano
sulla strada delle mie favole.
Camminiamo tra la gente
E, nella pace e nell'incanto
del silenzio, i passi lievi
risuonano come il canto,
del giorno che tu sussurravi
le parole della mia mente.
Io ti stringevo più forte,
e mi godevo, tronfio e fiero
l’amore e il piacere della sorte
nel mostrarti al mondo intero.
2.2
2019 - La Candelora:
Oggi piove e tira vento - dell'inverno semo dentro.
Foto
Verso il Sole di Francesco
Cesari
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Autunno
I colori della natura si smorzano e, da violenti, sfumano nelle tinte pastello per accompagnare meglio i sentimenti, che diventano meno accesi ma più profondi. E' la stagione in cui si è più attenti a quelle piccole emozioni che in Primavera e in Estate avevamo trascurato, perché troppo accesi dalla smania di voler assaporare i gusti più forti e di gustarli tutti subito. Ora il tempo per la riflessione consente di apprezzare anche i piccoli turbamenti dei sensi, la commozione e i momenti di stupore per le persone e per le bellezze della natura. Di sentire quanto l'uomo sia sempre e solo un piccolo passaggio in una armonia infinita nella quale gioca, ma più spesso recita solamente, un ruolo che, per quanto considerato grande dai suoi contemporanei, si perderà sempre nello spazio infinito della relatività delle grandezze e del tempo.
Ecco che tutt’intorno
L’aria rinfresca e i colori,
delle foglie e dei fiori,
sfumano dal giorno
festoso dell’estate,
verso note più pacate,
verso l’ora del ritorno.
L’arancia sanguigna,
Dolce, amara e profumata.
L’aroma della frasca bagnata
Il gusto della castagna,
dei funghi, del bosco e della brace.
Il fuoco scoppietta vivace
E brinda ai rossi della vigna.
Gira la polenta nel paiolo
Gira lenta e si colora,
Gira, gira e gira ancora.
Mentre, tra le note di un assolo,
Sotto un cielo eterno e azzurro,
Tra un sospiro e un sussurro,
Muore e nasce un uomo solo.
21 gen. 2019
******
Sogni negati
Nel sogno i ricordi si confondono con la fantasia,
con le speranze e con le illusioni, mentre le immagini del passato ci giungono
stranamente nitide, benché filtrate, attraverso lo specchio del tempo. Ma
quello specchio ormai e incrinato e le immagini riflesse sono frammentarie,
sovrapposte, deformate e talvolta mistificatrici, ma pur se ingannevoli
qualcosa della vera realtà sopravvive.
Per quel
momento
Che
guardando
Gli occhi
tuoi rapiti
Ascoltavo
il canto
Che
veniva dal mondo
Dei sogni
proibiti.
Per quel
momento
Che
l’arcano profondo
Svelava i
tuoi segreti,
Perché mi
tenevi avvinto
Nel tuo
splendore e quando
Il senno
e il corpo uniti
Sfogliavano
il racconto
di un
sogno che attendo
e ripeto
nei sonni negati,
Ti dicevo
grazie.
*****
Le Vie del Giorno scordato
Solo in certi periodi della vita abbiamo la fortuna di poter sognare e in
quelle notti non sappiamo mai cosa ci porterà a scoprire il nostro inconscio e
difficilmente a comprendere veramente il messaggio che ci arriva da un mondo
che ci attraversa senza concederci mai di immaginare in quali luoghi e in quale
tempo intende spingerci.
Queste meravigliose sensazioni spesso scompaiono nel momento stesso del
risveglio e ci lasciano solo un vago ricordo, qualche lampo che arriva da un
passato vissuto, ma che, al tempo, non avevamo nemmeno notato o che forse, nel
sogno, percepiamo alterato o esasperato nel bene e nel male. Io ho sognato che insieme a delle persone
molto intime del mio presente, ma senza volto, stavo camminando in un luogo che
somigliava ad un Luna Park. Si conversava, passando distrattamente tra
gente sghignazzante in cerca di un qualche tipo di divertimento quando,
all'improvviso mi sentii irrigidire e i miei occhi si riempirono dell'immagine
nitidissima del volto di una donna che al suo solo apparire mi creò uno stato
di imbarazzo, come se dovessi nascondere qualcosa a lei, a me o agli
altri.
Notai che vestiva abiti da antica matrona romana,
mentre i suoi occhi erano truccatissimi ed i particolari del suo volto che mi
apparivano chiarissimi, me la facevano sentire molto vicina. Restai a
guardarla qualche secondo come intrappolato in un tempo che mi sembrava troppo
lontano e le sorrisi. Mi resi conto allora di essermi imbattuto in un set
cinematografico, dove lei impersonava il ruolo di una nobile straniera che
funge-va da interprete per l'attrice che era la protagonista del film e che
doveva essere di un rango sociale equivalente al suo. Sedevano accanto l'una
all'altra, ma la seconda mi appariva sfocata. Terminata di girare la scena, lei
con il suo sorriso più affascinante si volse verso di me e io, in quello stesso
momento, mi sentii strappare da quella realtà per essere riportato nel mio
mondo. Assonnato, intrigato e deluso ma anche lusingato e piacevolmente
turbato.
Quando mi
accompagno,
nella
notte, col sogno
e la
mente mia si confonde,
come
foglie, vento e fronde
L’oggi di
ieri s’accosta
all'anima in
tempesta
che
s’agita, smania, si perde
e cerca
la pace, nel verde
dei prati
e del cielo azzurro.
Poi con
la memoria percorro
Le vie
del giorno scordato,
che
appare limpido e svelato,
solo da
quel volto lucente.
Non più
sfocato ma palpitante.
19 dic.
2018
La Giostra
Gira la giostra
Chi scende e chi sale
chi ci gode e chi sta male
chi si mette in bella
mostra
Chi s’è ben accomodato
Chi smaniava e s’era illuso
Chi ha paura e sta nervoso
Chi sospira preoccupato
Chi ride a perdifiato,
Chi fa il muso per dispetto
Chi si vanta e fa il
distratto
E chi piange sconsolato ….
Altro giro della giostra
c’è chi è sceso e chi è salito
c’è chi canta e chi è
suonato
mentre suona quell’orchestra
Che gira e rigira è sempre la
stessa
e il tempo si batte con la
grancassa.
15 dic. 2018
*******Se non dormi
Se non dormi
![]() |
Foto di F. Cesari - Long Island City |
Non aver paura
Del buio della notte
O dei miseri pensieri
Se non dormi
Pensa alla bellezza pura
e alle parole schiette
di spiriti sinceri
che sfiori e che non fermi,
quando la mente trascura
umori e cose dette
per bagliori più leggeri.
Se non dormi
Pensa all’avventura
a colori, a fantasie e alle
lotte
sperse tra i sogni di ieri
3 dic. 2018
*****
Il Buio lucente
Non so se queste parole arriveranno all'animo di qualche lettore, so
però che mi hanno dato accesso al piacere della libertà. Sono arrivate da sole
e prepotentemente hanno guidato il gioco del pensiero, riempiendo una pagina
bianca che doveva contenere altre parole, parole che ricordavano una sensazione
appena vissuta nel sogno.
Recentemente ho perso una catenina d'oro che mi aveva accompagnato per tanti anni e all'improvviso, di notte, mi è tornata in mente, lasciandomi con un gran vuoto dentro, come se con la catenina fossero andati perduti anche tutti i ricordi e i momenti vissuti insieme.
Quando ho cominciato a raccontare, le parole hanno preso il sopravvento sul pensiero e mi hanno condotto altrove, in una riflessione che alla fine ha appena sfiorato le emozioni, i valori ed il calore della catenina perduta.
Recentemente ho perso una catenina d'oro che mi aveva accompagnato per tanti anni e all'improvviso, di notte, mi è tornata in mente, lasciandomi con un gran vuoto dentro, come se con la catenina fossero andati perduti anche tutti i ricordi e i momenti vissuti insieme.
Quando ho cominciato a raccontare, le parole hanno preso il sopravvento sul pensiero e mi hanno condotto altrove, in una riflessione che alla fine ha appena sfiorato le emozioni, i valori ed il calore della catenina perduta.
Il pensiero che, la
notte, si fa scuro,
Contorto, esagerato, opprimente,
E’ despota e padrone della mente,
È assoluto, è lampante e sicuro.
Nudo davanti a un mondo grave,
Inerme cedo impotente al peso,
Di un sogno abietto e odioso,
Alle angosce più arcane e ignave.
Cedo, assoggettato e vinto,
Le armi del senno e del pensiero
Al fardello di un istinto fiero,
All'eterno e vizioso racconto
Della luce oscura nel giorno felice
E del buio lucente nella notte atroce.
Contorto, esagerato, opprimente,
E’ despota e padrone della mente,
È assoluto, è lampante e sicuro.
Nudo davanti a un mondo grave,
Inerme cedo impotente al peso,
Di un sogno abietto e odioso,
Alle angosce più arcane e ignave.
Cedo, assoggettato e vinto,
Le armi del senno e del pensiero
Al fardello di un istinto fiero,
All'eterno e vizioso racconto
Della luce oscura nel giorno felice
E del buio lucente nella notte atroce.
24 ott. 2018
*****
L’Oro Azzurro
Meglio non
frequentarli i ricordi
E lasciarli in
fondo al cassetto
Pieno di niente e
vuoto di tutto
E non pensare se
oggi è tardi.
Meglio assopiti che
vivi e desti,
Certi pensieri son
troppo sinceri,
E certi splendori
son desideri
Dei momenti di ieri
e dei fasti
Vissuti e riflessi
del passato,
Che lascia il
sapore del mare
E del cielo nel
mondo incantato
Che passa davanti a
occhi sognanti
Persi
nell'oro azzurro e solare
Del tempo e dei momenti
lucenti.
27 sett. 2018
*****
Il giardino del bosco
Avrei voluto intitolare questi versi “saudade”,
perché nel rileggerli mi è sembrato di sentire un velo di amarezza, mentre era
mia intenzione di perdermi solo nel senso di dolcezza in cui si resta avvolti,
quando ci tornano alla mente delle sensazioni vissute senza averle comprese
appieno. E’ un misto di sentimenti che amano confondersi e che ci assale ogniqualvolta
che la voglia del ricordo arriva, mentre noi siamo ancora storditi in una vaga
fase di dormiveglia.
C’era
un giardino
In mezzo al bosco,
E il gelsomino
Sapeva di fresco.
Fresco come l’odore
Delicato del fiore.
Vivo come lo sguardo
Fugace nel ricordo
Di un sogno svanito.
Di un amore svelato
Sul verde del prato
Del bel giardino
Del tempo passato,
Del bosco e del gelsomino.
In mezzo al bosco,
E il gelsomino
Sapeva di fresco.
Fresco come l’odore
Delicato del fiore.
Vivo come lo sguardo
Fugace nel ricordo
Di un sogno svanito.
Di un amore svelato
Sul verde del prato
Del bel giardino
Del tempo passato,
Del bosco e del gelsomino.
16 sett. 2018
** *****
|
L’allegra magia
Come in un sogno rivive il momento della prima
volta che siamo usciti sottobraccio con la donna amata. Quel sentimento misto
di orgoglio nell’esibire Lei al nostro fianco e di confusione nella mente nel
pensare di poter essere amato da un essere tanto prezioso. Ma il volto della
donna che vive ancora nella nostra mente ha dei lineamenti vaghi, e confondiamo
Lei con il tempo in cui vivevamo la nostra stagione dell’allegra magia.
Lo sguardo alto e
fiero.
Ti camminavo
accanto
Ammaliato e intanto
Godevo del mio
vanto.
Il tuo alito leggero
L’aria fresca del
mattino.
L’accordo di un
violino.
Stagione
dell’allegra magia,
Del canto e della
melodia
Che batteva e
batte nel petto.
Passano i giorni,
Io sospiro e
aspetto
Ma tu non ritorni.
Stagione dell’allegra
magia.
7 sett. 2018
Un Luccicone Incerto
Un luccicone incerto
sul volto di mio padre,
mi ricordo,
e il più triste sguardo,
sperso, lontano nel deserto.
Pupille, vive e leggiadre
si affacciavano dalla mente,
già vinte e sconsolate.
E l’occhio, consumato e assente,
velava i segni dell’ore passate.
Memoria ladra, che cancelli
nella nebbia di un tramonto
tutto il gusto del racconto,
dell’uomo e dei giorni belli.
7 agosto 2018
Perché devo ricordare questo padre, e non quello che fu, quando era giovane, vivo e forte?
Perché le ultime immagini di un uomo devono essere tanto violente da annebbiare la forza del ricordo e dei momenti che svaniscono nell'aria, insieme alla vita?
Perché i colori sgargianti e la ricchezza della memoria ci devono apparire sfocati al cospetto delle miserie di un uomo che volge al tramonto?
*****
E cerca nel tuo cielo azzurro
Quell’attimo che rincorro
e sogno nel tempo più solare.
Chiudi gli occhi e ascolta,
Con l’anima e la fantasia,
Il suono e l’eco della melodia
Che ti carezza, come la volta
Che sorridevi, mentre dormivi.
Vola sui tuoi momenti lievi
E perditi tra le note inquiete
Del tempo che freme e geme
Di musiche tristi e liete
Di emozioni vissute insieme.
Le sensazioni e l'emozione che prova ciascuno di noi nell'ascoltare la Musica, quella che prima ci coinvolge e ci trascina fuori dal mondo reale e poi ci lascia volare nella realtà della nostra fantasia, è un sentimento irrazionale e incontrollabile.
E' uno stato di estasi, di onnipotenza o di abbandono che dura fino al momento in cui la Musica finisce e allora ci risvegliamo dal sogno, come storditi e ci sentiamo vicini a chi, con noi, ha vissuto le stesse sensazioni, le stesse emozioni. Seduti in poltrona accanto a noi o dall'altro lato del mondo o in un tempo già passato o che verrà. Insieme.
*****
L'Allegra Magia
Lo sguardo alto e fiero.
Ti camminavo accanto
Ammaliato e intanto
Godevo del mio vanto.
Il tuo alito leggero
L’aria fresca del mattino.
L’accordo di un violino.
Stagione dell’allegra magia,
Del canto e della melodia
Che batteva e batte nel petto
Passano i giorni,
Io sospiro e aspetto
Ma tu non ritorni.
Stagione dell’allegra magia.
7 sett. 2018
Come in un sogno rivive il momento della prima volta che siamo usciti sottobraccio con la donna amata. Quel sentimento misto di orgoglio nell’esibire Lei al nostro fianco e di confusione nella mente nel pensare di poter essere amato da un essere tanto prezioso. Ma il volto della donna che vive ancora nella nostra mente ha dei lineamenti vaghi, e confondiamo Lei con il tempo in cui vivevamo la nostra stagione dell’allegra magia.
*****
Fermo, immobile, eterno
aspetta un altro giorno
e la luce lenta sfocare
nelle brume del mare.
Sbiadisce il ricordo
nel bagliore di un lampo
e, nel mare senza tempo,
affoga cieco e sordo.
Regna l’uomo sulla terra
come l’onda solca il mare.
Fa l’amore e fa la guerra
poi svanisce, poi riappare.
Ossessionante, insolente,
molestamente martellante,
esistente solo l’istante,
vissuto nel suo presente ...
3 lug. 2018
Mi chiedo e non rispondo
Mi chiedo e non rispondo
se è fortuna o se è peccato,
se è virtù, se è colpa o fato,
che decide dove e quando.
Chi decide a questo mondo,
dove sarà la terra del pianto
o chi vivrà gretto o santo?
Mi chiedo e non comprendo.
Sarà giusta questa triste terra,
serva delle leggi e della guerra,
che porta il peso e paga il fio,
di una miseria troppo grande?
Certe volte cerco un Dio
Ma se chiedo, non risponde.
Forse invecchiando sto cominciando a credere alla fortuna, o forse mi rendo conto che non c'è nessun merito a vivere una vita qualsiasi, con i suoi alti e i bassi, pur se con tanti momenti di sconforto e poche soddisfazioni. Forse incomincio a dare il giusto valore alla vita. Una vita normale, insomma . quella a cui tutti dovrebbero poter aspirare - sembra essere ormai un dono prezioso, se appena si voltano gli occhi dall'altra parte.
A volte provo quasi un senso di colpa, perché io mi trovo - non certo per scelta o per meriti - da questa parte, dalla parte fortunata. Mentre ci sono tanti "loro" che sono nati o sono capitati dall'altra parte, in mezzo ad un'inferno dove ormai niente è più normale, dove la vita non è normale.
Come se una semplice vita "vivibile" sia una fortuna che può capitare solo a chi nasce dalla parte "giusta" del mondo, quella parte che - in un certo momento - non serve alla l'avidità e alla ferocia di chi non crede di non dover mai pagare il conto e il prezzo della vita.
L'avventura
quel pomeriggio d’estate
e nell’afa soffocante
ci sedevamo sul muretto
all’angolo del portone.
Pensavamo al domani,
all’avventura sfocata
di una chimera, sognata
coi colori della fantasia
e in quell’ore appannate,
ci guardavamo dentro
e viaggiavamo insieme
per strade sconosciute.
Parlavamo, parlavamo
tanto, mentre i pensieri
intonavano quella melodia,
che suona ancora sulla via
delle avventure svanite,
come il sole dell’estate.
29 apr. 2018
Ancora ricordi. Quando non ci si incontrava ancora nelle realtà virtuali, tutti avevano un muretto o un giardinetto in cui, durante le vacanze estive, si andava per incontrare gli "amici", quelli che poi si sono persi nel corso della vita, ma che ci hanno lasciato dentro il segno di un momento della vita in cui credevamo di poter immaginare e di scegliere la strada del futuro.
E si fantasticava, si sognavano avventure, si progettavano viaggi e invenzioni favolose, accompagnate dal gusto per la sfida di cui avremmo poi avuto bisogno per accettare la vita che ci veniva incontro, anche se ..... colori e gusto, spesso non erano quelli che avevamo sognato.
Ancora ricordi. Quando non ci si incontrava ancora nelle realtà virtuali, tutti avevano un muretto o un giardinetto in cui, durante le vacanze estive, si andava per incontrare gli "amici", quelli che poi si sono persi nel corso della vita, ma che ci hanno lasciato dentro il segno di un momento della vita in cui credevamo di poter immaginare e di scegliere la strada del futuro.
E si fantasticava, si sognavano avventure, si progettavano viaggi e invenzioni favolose, accompagnate dal gusto per la sfida di cui avremmo poi avuto bisogno per accettare la vita che ci veniva incontro, anche se ..... colori e gusto, spesso non erano quelli che avevamo sognato.
Sassi sparsi a caso
Fiori tra l’erba verde
Rigoglio vigoroso
Di foglie gagliarde
Sole velato
Di ombra chiara
Nuvola passeggera
nel cielo dorato
Intesa di colore
e incanto odoroso,
silenzio nel cuore
Poi all’improvviso,
mi fermai a guardare
e cominciai a sognare.
3 Mag. 2018
La Confessione
Io non lo conosco
quel vostro Dio
sordo e fosco.
Quello che cede
la palma della pace
Quello che compiace
le voglie di chi ha voce.
Quello che protegge
chi alza una croce
Quello che chiama legge
la forza del più forte.
Se sono io quel dio fosco,
non è mia l’anima inerte
che io non riconosco.
E’ una confessione di impotenza, di incapacità a prendere posizione, si non saper trovare il modo per rendere il mondo più simile a quello che vorremmo. Questi versi sono una presa di coscienza, un atto di accusa non solo verso chi, confidando in Dio, si chiama fuori dalla responsabilità delle scelte di altri, ma essenzialmente verso tutti coloro che pur essendo consapevoli del proprio ruolo e delle responsabilità che si devono assumere ogni giorno, restano inerti e incapaci di far sentire la propria voce.
*****
Niente di importante
Voglia di fare niente,
Pigrizia nella mente
che fatica e che s’arrocca
nel ricordo triste,
nell’anima che ciondola
e cerca immagini nascoste
e vago il corpo rantola.
Poi s’adagia e s’abbandona
in silenzio nell’illusione
di un passato senza fine,
di una armonia che non suona.
Oggi non è successo niente
Niente di importante.
12 apr. 2018
Tutti passiamo una vita in parallelo, col vicino di casa, con il collega di lavoro, con le persone che vediamo ogni mattina sull'autobus, con la commessa del negozio sotto casa .... e ci adagiamo in un ambiente che ci accoglie, pur se tra mille difficoltà quotidiane. Creiamo, attorno a noi, un ambiente confortevole anche se immaginario che ci fa sentire a casa e le persone, come gli oggetti di casa, sappiamo che ci sono, che sono sempre al solito posto, anche quando non le vediamo o non badiamo alla loro presenza.
Poi all'improvviso ci accorgiamo che qualcuno o qualcosa non è più al suo posto e sentiamo che qualcosa è cambiato. Ma non è successo niente, niente di importante.
Il Senso del Dovere

Il peso che grava sulla pietra
che nell’altra s’incastona,
corrode, ferisce, ossessiona.
Ma la pietra non arretra.
Così l’anima stanca
lotta e si tormenta,
si contorce e stenta,
ma esitante arranca.
Arranca pe’ l principio bastardo
Non pensato e non voluto,
che porta ’l sentiero sbagliato
e inganna l’animo, beffardo.
E’ un peso che offende
l’anima che, stanca s’arrende.
29 mar. 2018
Non è facile riuscire a stabilire dove finisce il piacere di portare a termine un dovere che scaturisce dall'anima, un dovere che nessuno ci impone e il dovere di rispettare certi obblighi che ci troviamo, spesso senza volerlo, a dover rispettare. perché così si deve fare, a qualsiasi costo, anche controvoglia. Per il semplice motivo che ci si deve adeguare alle regole e agli usi del sistema sociale a cui apparteniamo.
Ci capita a volte di non vedere nessuna alternativa se non infilare dentro un cunicolo stretto e lungo e di cominciare a camminare, spesso abbassando la testa, poi ci accorgiamo di non aver nessuna possibilità di tornare indietro, perché qualcuno ci segue e qualcuno ci precede.
La nostra volontà o la nostra contrarietà a continuare per quel sentiero poco importano, si deve. Poi poco a poco ci si adegua e, quello che avevamo creduto essere il nostro Senso del Dovere, sconfina in qualcosa che non osiamo definire "obbedienza".
Ci capita a volte di non vedere nessuna alternativa se non infilare dentro un cunicolo stretto e lungo e di cominciare a camminare, spesso abbassando la testa, poi ci accorgiamo di non aver nessuna possibilità di tornare indietro, perché qualcuno ci segue e qualcuno ci precede.
La nostra volontà o la nostra contrarietà a continuare per quel sentiero poco importano, si deve. Poi poco a poco ci si adegua e, quello che avevamo creduto essere il nostro Senso del Dovere, sconfina in qualcosa che non osiamo definire "obbedienza".
Vola Libera
Si abbandona nel ricordo
la mente e vola e si rasserena,
svanita nel colore e nello sguardo
di una primavera lontana.
Vola, libera e beata,
si stiracchia indolente
si rigira pigra, assonnata
e riluce, confusa nel presente.
Si rallegra del poco
che diventa immenso,
di un’intesa che diventa foco
e avvampa l’anima e il senso.
Vola libera nell’attimo di un giorno
e nell’incanto di un bagliore eterno
9 feb. 2018
Il Venditore di Poesie
Su, per la strada scoscesa,
due passi dopocena
e un bagliore, che rischiara appena
la selce lucente e scivolosa.
Tentenna schiva nella quiete
un’ombra che cerca conforto
dal peso di memorie viete,
da un tempo lontano e distorto.
Indugia, una mano nella tasca,
Segue un pensiero, cerca, s’affanna
e porge una carta scritta lasca
Poche parole antiche, a penna.
Vende una poesia per pochi soldi
e cerca uno sguardo che lo riscaldi.
24 gen. 2018
Ero andato a cena fuori con un amico e me ne tornavo lentamente verso la macchina parcheggiata in una stradina secondaria in salita. La strada era bagnata di rugiada e quasi non mi accorsi di un signore alto, vestito dignitosamente, anche se evidentemente alticcio, che mi veniva incontro. La diffidenza verso il prossimo purtroppo è diventata abitudine e, istintivamente, mi fermai. L’uomo mi si avvicinò e mi offrì una sua poesia che iniziò a declamare con una voce confusa ma melodica. Credo di aver perso quel foglio di carta sgualcita e anche le parole non le ricordo più.
Mi resta lo sguardo del venditore di poesie che mischiava parole confuse con i suoi ricordi antichi e con la dignità di non voler chiedere elemosine ma vendere sensazioni.
*****
Battito di Ciglia
Sguardo nell'intimo rubato
timido, sfuggito e sfrontato.
Intesa tacita e intrigante,
Alba serena, tramonto ardente.
Attesa che un desiderio si avvera,
Quiete del momento scordato,
Rossore di vampa nascosta e sincera,
Sorpresa stupita dal gesto consueto.
Momento vissuto nel suo presente
Parola gentile e conforto sotteso.
Volto amico, aperto e sorridente
Incanto e voglia di sogno atteso
Incontro magico che attanaglia
Felicità in un battito di ciglia.
23 nov. 2017
*****
Parole
Quelle parole belle,
quelle che non puoi toccare,
antiche, serene e poverelle
Parole di un pensiero sincero,
chiaro, deciso, o bianco o nero.
Parole di un amore che non sai dire,
di una passione che non può morire
Parole che non puoi tradire
che senti e non sai spiegare.
Parole immortali e potenti
abbarbicate su rocce splendenti.
Quelle parole belle
vendute come ignare verginelle …..
6 ott. 2017
Uno sfogo rabbioso per un uso improprio e truffaldino di parole nobili. Capita troppo di leggere o di ascoltare delle persone di bell'aspetto e dai modi forbiti e eleganti che si elevano su un pulpito, che nessuno ha mai loro riconosciuto, e si permettono di tenere dei veri e propri sermoni in difesa di teorie che possono solo portare qualche vantaggio a pochi e tanti danni a tanti. Ma non è la malafede quella che più mi indigna, l'uomo è sempre stato cacciatore e violento, quello che trovo veramente dannoso per la stirpe umana è l'arroganza di voler svuotare - senza nessun titolo o diritto - parole di altissimo valore morale e di utilizzarle per i più bassi fini di una propaganda becera: Onestà, Giustizia, Diritti Umani, Solidarietà, Amore, Prossimo.
E sento l'estate passare
Ore che passano lente,
noie, smanie e malinconie
di lontane sinfonie
intese distrattamente.
Un sussurro, un bisbiglio
un battito di ciglio
un lampo e il paradiso,
balena all'improvviso.
Delizie, strazi e dolore,
passioni, voglia e rancore
sogni e amori scordati
di tempi mai vissuti.
Giorni sbiaditi e uguali
i soliti gesti rituali,
di un oggi fuori dal presente
che scorre pigramente.
Un raggio troppo abbagliante,
Un tramonto rosso sul mare.
E sento l'estate passare
Inesorabilmente
21 ott. 2017
la luce del pensiero
e il soffio leggero
che sfiora e confonde.
Il profumo della vita
e l’ansia di spiriti,
incantati e rapiti,
da un’emozione sopita
da un lampo sfuggito,
sospirato e temuto
di uno sguardo smarrito,
in un concerto muto
di intesa e seduzione
di armonia e di passione.
16 marzo 2016
Il momento in cui due persone riconoscono l'attrazione che le unisce, in cui scoprono la complicità nei loro sguardi e sentono la mente annebbiarsi e il pensiero che si perde nel vuoto, confuso da un sentimento che improvvisamente si rivela reale e corrisposto : nell'aria stessa si sente la "passione" .
Il momento in cui due persone riconoscono l'attrazione che le unisce, in cui scoprono la complicità nei loro sguardi e sentono la mente annebbiarsi e il pensiero che si perde nel vuoto, confuso da un sentimento che improvvisamente si rivela reale e corrisposto : nell'aria stessa si sente la "passione" .
Dalla "passione" al "Tango" il passo è breve.
Note struggenti e movenze armoniose di corpi languidi che esaltano l'erotismo, la bellezza assoluta di forme femminili che emergono più dall'anima che dal corpo della donna e la sicurezza che emana dal portamento e dal passo fiero ma delicato di un cavaliere che si lascia coinvolgere nel gioco della passione.
Black & White
![]() |
http://www.inghisto.com/ |
di un oggi lontano.
Immagini idilliche
di un animo sereno,
ma vago e confuso
nel ricordo smarrito
di un fiore dischiuso,
in un tempo infinito.
in un tempo infinito.
Bagliore irreale
di razza potente,
che vive di niente.
Crepuscolo ideale
Rubato a un presente,
di un oggi immortale.
di un oggi immortale.
19 feb. 2016
Per le immagini antiche vedi : Black & White by Inghisto (part.1)
***** *****
Quel sentimento amaro
Quel sentimento amaro,
che turba e confonde,
parole di troppe fronde
e un pensiero ignaro.
Voce soave e arcigna
molesta e intrigante,
che oscura la mente
che stenta e disdegna.
Che offende e pretende
di dare un colore
a incertezze profonde,
a un conflitto segreto
a un pensiero d’amore,
a un tormento svelato.
6 feb. 2016
La discussione sulla legge sui matrimoni gay e tutte le piccolezze che hanno portato la politica a pretendere che le persone si schierino con le proposte di un partito o dell'altro su questioni assolutamente intime, personali e di rilevanza morale - secondo logica e sentimenti religiosi - che non possono essere confuse con interessi di parte o convenienze degli schieramenti politici.
***** *****
Che affiorano in un mare meno azzurro,
Se non bastano i morti
Ammazzati mentre cercano un futuro
Se non bastano le lagrime
che furiose scivolano sincere
Bastano le voci disgraziate di anime
fuorilegge, che vanno a morire.
Voci mute che soffiano su chi resta
Onde rapaci, violate sul mare
Fetido odore di corpi che appesta
Basta l’orrore di non voler sapere
Basta la nausea per le onde amare
Basta girare lo guardo …. per subito cadere.
1 set. 2015
Adesso, ogni volta
che un’onda andava a frangersi sugli scogli, sentivo un pugno violento nello
stomaco, sentivo la nausea salirmi in gola e vedevo in quell'acqua tutto il
terrore, la disperazione e l’abbandono di gente tradita, illusa e sfinita da
una lotta per la vita che aveva solo tentato di cominciare a combattere.
Il mare non era più lo stesso, le sue onde, non erano più amiche dei miei pensieri e non somigliavano più alle dolci carezze che con i loro lenti e fedeli sussurri sapevano riappacificarmi l'anima con il mondo.
Non volevo cadere in quel mare, non volevo sporcarmi e vigliaccamente alzai anch’io gli occhi verso il cielo.
********************
Vorrei pensarti
Vorrei
pensarti,
parlarti,
amarti
ogni giorno
un po’ meno.
Fino a quando
l’intesa,
la complicità,
la spensieratezza
di un breve
momento
Saranno un ricordo
intenso,
ma passato e
finito,
Che nessuno
potrà
cancellarci dentro.
E lasciarlo vivo
per sempre,
splendido nel
suo vigore,
senza
appassire mai.***** *****
Nell’anima
Svanisce l’angoscia
che il mio non sia amore,
quando incontro negli occhi
una tenerezza
che offre complicità
e subito entra nell’anima.
***** *****
Di Amore m'imbevo
Quando assopita, la tua mente riposa
e l’anima è sovrana.
Quando sfioro il palmo
della mano e con le labbra
ti sfioro morbida, delicata.
Quando sento il sapore
del frutto maturo,
e un sorriso lieve ti rivela
e sai di essere al sicuro.
Quando ti lasci andare,
serena, avviluppata nel sogno,
difesa dal tuo cuore.
Di Amore m'imbevo.
28 sett. 2012
*****
Sapore di ieri
Non ho paura del mio
ieri
ma non ho difesa,
quando mi allieta gli
occhi
mentre ruba nell’anima
Ogni momento, ogni
pensiero
strappato al tempo, io
l’ho difeso,
fissato, assorbito e
nascosto.
Per scegliere con chi
dividere
la ricchezza unica e
vera della vita.
Non nega il gusto del
ricordo,
ma passa con un alito
lieve e ruba
un po’ di spazio a un
luogo,
a un’ emozione, e resta
nell’anima.
Una parola, l’odore dei
capelli
l’espressione del viso,
l’amarezza,
l’ansia o l’attimo di
passione. Ruba.
Ma il momento, il
pensiero lontano
resta con il suo sapore
più delicato.
21 feb. 2013
*****
22 nset 2012
*****
Aria di Festa
Riscritta ( 2019):
Oggi c’è il sole andiamocene fuoriPerché il sole mette il buon’umore
Perché la luce mischia i colori,smorza i grigi e apre il cuore.
Oggi non pensiamo a nulla
e voliamo in un cielo diverso,più puro, più azzurro e più terso,leggeri come il volo della farfalla.
Oggi scordiamoci ansie e pensieri,
regaliamoci un sorriso sereno
e poi lassù nell'arcobaleno
cerchiamo solo gli amici più veri.E se fuori tira il ventoio non sento la tempesta.Oggi In casa c’è aria di Festa,e il bello, se non c’è, me l’invento.
Natale 2014
Oggi c’è il sole andiamocene fuori
Perché
il sole mette il buonumore
Perché la luce mischia i colori,
Perché la luce mischia i colori,
smorza
i grigi e apre il cuore.
Oggi non pensiamo a nulla
e voliamo in un cielo diverso,
più
puro, più azzurro e più terso,
leggeri
come il volo della farfalla.
Oggi scordiamoci ansie e pensieri,
regaliamoci un sorriso sereno
e poi lassù nell’arcobaleno
cerchiamo solo gli amici più veri.
E
se fuori tira il vento
io
non sento la tempesta.
Oggi
In casa c’è aria di Festa,
e
il bello, se non c’è, me l’invento.
*****
Sai Perché ti amo?
So di amarti,
se
sento che la mia solitudine
So
di amarti
se
credo che nei tuoi pensieri
troverò
sempre i miei
So
di amarti
se
il mio spirito si sente libero,
e
gode se tu ci sei
So
di amarti
se
sento che sei vicina
anche
quando non ci sei
So
di amarti
Quando
l’anima e il corpo
non
accettano vergogna.
So
di amarti
quando
diventi complice
e
sento di non rubare.
13 nov. 2013
https://www.facebook.com/bosque.primario/posts/526215687483651

Non perderlo mai
Il Momento

Certi giorni
Si trascinano noiosi,
gli occhi rossi,
gonfi, appiccicosi
e nella testa i sassi.
Certi giorni,
arrivano invece
col sorriso invitante,
con la voglia di pace
e il ghiribizzo nella mente.
Certi giorni,
c’è in giro l’odore dei fiori,
timido e schivo, ma vivo
e intenso, come i colori
segreti di uno slancio tardivo.
Certi giorni,
il gusto di un profumo rubato,
accende una vampa e il calore,
di una parola, eco del passato,
tocca dritta il cuore del cuore.
Certi giorni,
sogno una porta chiusa
e mi sento ancora avvinto
nell'abbraccio dell’attesa
dell’armonia e del più bel canto.
Feb. 2007
14 Feb.2007
Cielo coperto, giornata grigia.
Chi crede in Dio preghi.
Chi non ha fede pensi.
Preghi e pensi che le parole dette,
servono a chi le dice,
servono a chi vuol liberarsi l'anima.
Preghi e pensi che ormai tutto è stato.
Quanto valeva la vita, lo sa chi ha amato.
Le parole offuscano, nascondono
confondono si perdono
mentre l'anima si secca.
Si secca come l'anima
di chi ha scritto col rosso
il prezzo dell'odio,
di chi non sa pregare,
di chi non può pensare
*****
Il Sorriso

Non perderlo mai
quel sorriso
che regali ogni mattina.
che regali ogni mattina.
Non permettere mai
che un pensiero triste,
che la pochezza di piccole cose,
o solo un momento di malinconia,
ti rubino l'incanto
e la gioia di vivere
che espande il tuo sorriso.
Senza pensieri vola libero
il tuo spirito svelato,
goditelo, non nasconderlo
e scopri orgogliosa,
l’anima pura della bambina.
Feb. 2002
*****
Il Momento
![]() |
"Il Momento" Foto di F. Cesari |
Sussurra il suo canto
corre,
passa e fugge
verso
remote spiagge.
Il
tempo come il vento
non
si guarda attorno,
ma
corre in quello spazio
senza
fine e senza inizio
che
finisce nell'eterno.
E
freme sulla piena
E
fischia senza pudore
tra
le grida del dolore
di
chi soffre e di chi pena.
Poi
soffia la sua brezza
sul
piacere dell’istante
e
cancella, indifferente,
quel
velo di bellezza
che
appare per un attimo
e
diventa memoria
di
un giorno di gloria,
solo
se resta nell’animo
la
carezza di quel vento,
che
scorre, passa e sfugge
che
seduce e strugge
chi
si perde in un momento.
18. Marzo 2001
*****
Un attimo d’intesa
L’ho sentito
lo sguardo tuo
entrarmi dentro.
E ti ho sentita
prima di vederti.
E l’anima tua,
con la mia, si sono trovate
in un attimo d’intesa.
2. Maggio 2001
*****
Sul Balcone
Come quel giorno
Vorrei vederti
con gli stessi occhi
con lo stesso sguardo.
Come quel giorno
vorrei capire,
senza parole,
quello che non serviva dire.
2. Maggio 2001
*****
Bellissima
E’ la parola che mi dà piacere
e bellissima vedo la donna amata .
‘Bellissima’ mi dà il sapore
del primo incontro e del perdermi
guardandoci negli occhi.
‘Bellissima’ è la felicità
nel sentirti leggera,
mentre ti mostri serena e sicura.
‘Bellissima’, è l’emozione
dell’attesa e della speranza
di un domani non vissuto
E’ il gusto dolce del momento
perfetto di un sogno vissuto.
‘Bellissima’.
*****
Certi Giorni
Certi giorni
Si trascinano noiosi,
gli occhi rossi,
gonfi, appiccicosi
e nella testa i sassi.
Certi giorni,
arrivano invece
col sorriso invitante,
con la voglia di pace
e il ghiribizzo nella mente.
Certi giorni,
c’è in giro l’odore dei fiori,
timido e schivo, ma vivo
e intenso, come i colori
segreti di uno slancio tardivo.
Certi giorni,
il gusto di un profumo rubato,
accende una vampa e il calore,
di una parola, eco del passato,
tocca dritta il cuore del cuore.
Certi giorni,
sogno una porta chiusa
e mi sento ancora avvinto
nell'abbraccio dell’attesa
dell’armonia e del più bel canto.
Feb. 2007
*****
Hula
Chi crede in Dio preghi.
Chi non ha fede pensi.
Preghi e pensi che le parole dette,
servono a chi le dice,
servono a chi vuol liberarsi l'anima.
Preghi e pensi che ormai tutto è stato.
Quanto valeva la vita, lo sa chi ha amato.
Le parole offuscano, nascondono
confondono si perdono
mentre l'anima si secca.
Si secca come l'anima
di chi ha scritto col rosso
il prezzo dell'odio,
di chi non sa pregare,
di chi non può pensare
28 mag. 2012
After Friday prayers on May 25, the residents of Taldou formed their usual protest marches against the regime. But then, in the early afternoon, army forces began heavily bombarding the village from several surrounding bases. 108 dead and over 300 injured.
Si cerca ancora di sapere di chi è la colpa, chi ha sparato ma poi, quando lo sapremo, ci sentiremo più fieri di appartenere al genere umano ?
There is some graffiti on a wall that local residents say was written by the soldiers:"Don't be too upset! Sometimes the dogs dance on the lion, but they don't even know that he is the lion." The name Assad means lion in Arabic.
*****
Assenza
Quasi con piacere,
mi chiudo nei miei silenzi
e mi lascio navigare lontano
nei pensieri più scuri.
Tanto lontano da non vedere
che mi sfiorano e mi si offrono,
i sentimenti che cerco,
nascosti dalla mia assenza.
17 Agosto 2001
*****
Indice
- Segni dell'Anima
- Lo Straniero
- Impronte
- Volevo solo essere felice
- Nota d'Amore
- Guarda Laggiù
- Un sussurro
- Sarai Madre
- Il Dono
- Cercavo un Sorriso
- Vorrei fare un patto
- Succede
- Il Vestito Nuovo
- Disincanto
- Secondo me
- Succede
- La Solitudine
- Autunno
- La Giostra
- Sogni negati
- Le vie del giorno scordato
- Se non dormi
- Il Buio Lucente
- Il Momento
- L'Oro Azzurro
- Il Giardino nel Bosco
- L'Allegra Magia
- Un Luccicone Incerto
- Insieme
- L'Assillo
- Mi chiedo e non rispondo
- Maggio
- L'Avventura
- La Confessione
- Niente di importante
- Il Senso del Dovere
E sento l'estate passare
- Vola libera
- Il Venditore di Poesie
- Battito di Ciglia
- Parole
- Tango
- Black & White
- Quel sentimento amaro
- Per subito cadere
- Vorrei pensarti
- Nell'Anima
- Di amore m'imbevo
- Sapore di ieri
- Aria di Festa
- Un sogno
- Sai Perché ti Amo ?
- Il Sorriso
- Il Momento
- Un attimo di intesa
- Sul Balcone
- Bellissima
- Certi Giorni
- Hula
- Assenza
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