BLOG : Il vestito nuovo

Il vestito nuovo, marrone bruciato,
tutto abbottonato fino al colletto.
A vent'anni mi sentivo forte e schietto
nel mio bel vestito marrone bruciato.

Camminavo leggero e sicuro
e cercavo la strada che porta
dalla via dell’oggi a quella del futuro.

Il cielo azzurro e la mente certa,
l’anima serena e il cuore in canto,
il passo fiero e lo sguardo contento.
Camminavo leggero e sicuro.

Sognavo e cercavo compiaciuto
Il mio porto per il mondo venturo
In un mare azzurro, appena increspato.

Un porto che cercavamo in tanti,
mentre il pensiero, perso e scordato,
naufragava nel mare dei rimpianti.


23 marzo 2019

Rimpianti di quella generazione che credeva di poter cambiare il mondo, sicura di saper come abbattere gli ostacoli della vecchia società, troppo legata ai principi di un passato rigido e intollerante. Rimpianti di una generazione che ha creduto negli ideali e troppo forte della sua convinzione di essere nel giusto, e che il giusto fosse un valore assoluto e incontrastabile, che non ha creduto di doversi difendere.
Una generazione di sognatori - almeno quelli che non si non fatti strumentalizzare -  che si è lasciata avviluppare in una rete invisibile e vischiosa che è riuscita a confondere le acque e a far dimenticare il vero significato di un pensiero di bellezza e di ricchezza dello spirito che, improvvisamente, si è rivelato essere ormai solo un rimpianto del tempo in cui si era sicuri che oggi sarebbe sempre stato "più di ieri e meno di domani".

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