BLOG : Dormiveglia

Mentre il corpo ancora
Non comprende e non risponde,
Svagata la mente ignora,
quel raggio e quel barbaglio
che sfavilla nel risveglio.
Lampo vago e incantato,
iride tra sogno passato
e attimo, ignaro del presente.
Porta aperta solo nell'istante
Che una memoria, lontana
E smarrita, si affaccia appena.
Poi un gioco arrogante
S’impone sulla mente
E sbatte la porta violento
Sul sogno dominato e vinto.

26 maggio 2019

Nelle culture più antiche, quando l'uomo credeva nell'influenza degli spiriti, li onorava e li temeva, esisteva un vero culto per i momenti del trapasso da uno stadio all'altro della vita, della nascita, dell'iniziazione, dei momenti di estasi e della premorte. In quei pochi attimi si poteva intuire qualcosa di un mondo ignoto alla mente dell'uomo che però, pur con tutte le sue incognite, lo ha sempre attratto e sedotto. Il risveglio è uno di quei momenti di passaggio in cui il sonno non è ancora terminato e la coscienza non è ancora sveglia. La porta è solo semiaperta, ma si riesce a intravedere qualche immagine di una vita, inventata o esistita in un passato atavico o reale,  che però raramente si riesce a mettere bene a fuoco e a ricordare dopo il risveglio. Resta solo una sensazione di impotenza, per essere arrivati a comprendere qualcosa in più di noi stessi, ma di non saperlo ricordare.

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