BLOG: Vorrei fare un patto

Vorrei fare un patto
con chi è smanioso
e vive distratto.
Con chi è serioso

e ha paura della noia.         
Con chi ha tanta fretta
e non si gode la gioia,
che cerca e che aspetta.

Vorrei fare un patto muto,     
solo un sorriso sincero,

nel piacere e nella quiete,
dell’oggi e del tempo vissuto,
mentre la brezza del pensiero
scopre e vive le ore più liete.

Vorrei fare un patto segreto,
dove il tempo non ha prezzo, 
dove il silenzio non è peccato
e sognare non è un imbarazzo.

27 marzo 2019

Il tempo sembra diventato una ossessione per tutti e nei rari momenti in cui ci si ritrova soli con se stessi, magari solo per pochi minuti,  sempre più raramente troviamo qualcuno che guarda nel vuoto e prova a perdersi nei suoi pensieri.  E se lo troviamo ci rammarichiamo per lui e se possibile, andiamo a consolarlo.
Di solito però vediamo gente che prende, dalla tasca interna della giacca o dalla borsetta, il suo telefonino e comincia a cercare, a scrivere, a mandare messaggi, a guardare un video o a giocare con i tasti, tanto per non sembrare che - in quei pochi minuti - qualcuno possa immaginare che sia una persona sola, esclusa dal mondo, che nessuno si sta occupando di lui. Così, anche pochi brevi momenti di pausa vengono riempiti e il tempo per chiudersi in se stessi, in riflessione, sembra tempo rubato al mondo che ci circonda, quel mondo che ci fa sentire bene solo se ci sentiamo importanti, come ci sembrano importanti tutti coloro che si comportano come noi, o come vorremmo sempre comportarci noi.

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