BLOG : La Panzanella

Se mischia cor ricordo de papà    
Er sapore de la panzanella
E co’ quell’età scordarella
Che si ‘na cosa è vera, nun se sa.

Ma po’ esse che m’aricordo bene.
Pe’ merenda, certe vorte
mi padre me prendeva da parte
e bagnava du pezzetti de pane.

Mamma nun voleva e de nascosto,
Lui ce metteva un pizzico de sale,
Un filo d’ojo e nun ce stava male
Na goccia d’aceto bello robusto.

Se lo magnavamo in gran segreto,
Come un gioco fatto de straforo,
come un ricordo che riassaporo
come un peccato dorce, ma un po’ salato.

7 marzo 2019

Quella che preparava mio padre era una versione minima della panzanella romana, senza pomodori e senza basilico. Troppo povera forse per mia madre - che, orgogliosa e schiva, non voleva che i suoi figli conoscessero quelle pene e quella fame di cui lei non avrebbe mai voluto parlare  –  e che per merenda usava darci una banana o un panino all'olio con la cioccolata dentro. Meglio le cose dolci per i bambini, per quelle amare e salate ci sarà sempre tempo, pensava.
Ma il ricordo è un po’ sfocato, perché mio padre era sempre fuori per lavoro e i pomeriggi passati insieme in casa furono ben pochi.

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