Che è
bianco e nun sa de tanto:
er
broccolo è verde e c’ha er sapore
dorce de
l’arte e der firmamento.
Per cui
prima de fa pasta e broccoli,
de
sbollentallo, de mettelo ar forno
o de taja' a
pezzi fiori e cocuzzoli,
godemese
st’opera der padreterno.
Nun è
vero che scienza e geometria
Cor
broccolo nun c’entra un cavolo
Perché
sto capolavoro è ‘na simmetria
De cime,
e de spirali, che se leveno in volo.
Ogni cimetta c’ha un codice segreto,
che se
legge ner vortice fitto fitto
e scrocchia,
cor sapore der creato,
quando er
broccolo è bello dorato e fritto!
20 marzo 2019
Nella sua umiltà il broccolo romano è una delle più pure espressioni della bellezza della natura e il suo disegno risponde a una costante matematica che è alla base dei canoni della bellezza e dell'arte. La spirale, che volge all'infinito e che troviamo in questo ortaggio è il risultato della sezione aurea e mostra la sua perfezione (semplificando molto) proiettando la linea ricavata dal rapporto fra i due lati di un rettangolo. Benché questa linea non sia altro che un semplice rapporto tra grandezze (1,618033 ....) è un numero "magico" non solo in geometria ma anche in botanica, fisica, zoologia, architettura, pittura e musica. Forse è per amore della bellezza che a Roma il broccolo viene molto apprezzato, anche se molti lo preferiscono fritto dorato!
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