BLOG : Un Fatto Strano

Pò succede un fatto strano,
quando tante bucie fanno ‘n fatto vero,
quando si a pensa’, se pensa invano
e quello che sbarbaja, pare sincero.
Po’ succede un fatto strano,
quando la gente se confonde,
s’embroja, se risente e poi s’offende
si nun se sente di’ ch’er popolo è sovrano.
Poi, quando s‘è imparata e sceje bene,
ner giorno de la libera elezione,
la libertà de voto nun c’ha più catene
e, ner rispetto der popolo sovrano,
inciampeno le bucie e se scopre l’illusione.
Pò succede un fatto strano.
29 ott. 2018
Oggi in Brasile il popolo ha democraticamente scelto un governo e un leader che non ha mai esitato a dichiararsi fanaticamente reazionario e razzista, come è successo un paio di anni fa in America, in Polonia, in Ungheria ecc. Anche in Italia, in base al risultato elettorale, si è formato un governo che a molti può non piacere, ma che esprime il voto e quindi la volontà popolare. Il fatto strano è che la volontà del popolo è frutto dell’umore del momento e di una continua manipolazione delle informazioni che vengono filtrate, selezionate, canalizzate e, solo chi è più abile, più tempista e dispone del più alto potenziale mediatico ed economico, riesce a conquistare il favore della maggioranza dei votanti ( tra quelli che ancora esercitano il proprio diritto di voto). Altro fatto strano è l’interpretazione del termine “democrazia” in cui – originariamente – il potere doveva essere esercitato dal popolo per mezzo di rappresentanti scelti per la loro probità e saggezza. Negli ultimi decenni, però, si definisce democratico qualsiasi governo costituito da una qualsiasi maggioranza, senza badare alla compiutezza del sistema elettorale, della rettitudine degli eletti o al rispetto dei principi etici di base e dei programmi elettorali proposti. Quindi non è raro che una volta al governo si verifichi una specie di metamorfosi e che gli elettori percepiscano che chi era sembrato “amico” si adegua al sistema e che faccia le stesse scelte che avrebbe fatto quel certo “avversario politico” che non avrebbero mai votato. In fondo da un leader che vince le elezioni, dichiarando a priori che se sarà eletto nessuno dovrà aspettarsi che la legge e i diritti saranno uguali per tutti, anzi, si dimostra più onesto di chi si fa travolgere da circostanze che – per volontà o per convenienza personale – non riesce a controllare. Peccato.

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