BLOG : L'Olimpiadi


Ar  tempo der cuccù e dell’eroi
già faceveno l’Olimpiadi, come famo pure noi,
Così pe’n par de mesi, nun pensaveno a la  guerra
E sta “pax olimpica” teneva bona la suburra.

Pure allora c’ereno coppe e  medaje
E, pure allora, se le spartiveno le mejo canaje,
co’ le mani zozze der sangue de  cento battaje.

Li Dei, dall’Olimpo, vejaveno e staveno attento
così a chi barava e a chi faceva l’ intrallazzi,
nun je mannaveno a di', ch’era 'no scassa cazzi, 
ma je faceveno costrui' un monumento.

E  su la pietra ce restava sempìterna na lezione:
“St’infamone qui, nun ha vinto ner cimento
perché, nun ve scordate mai che era un gran puzzone”.



9 agosto 2016

Mi è capitato di visitare gli scavi archeologici di Olimpia, pochi giorni prima che iniziassero le Olimpiadi di Rio 2016. In questi posti l'atmosfera che si respira forse è un po' falsata dalla suggestione dei miti che fin da bambini ci hanno sempre  affascinato, ma ogni volta che sentiamo parole che ci ricordano lo spirito che animava quasi 3000 anni fa, dei popoli molto meno sofisticati di noi, ci pare proprio che il mondo, se è cambiato, non ha seguito la sua logica evoluzione ma, anzi, ha dimenticato le proprie origini.
I giochi olimpici furono inventati con il pretesto di interrompere le tante piccole guerre che sono sempre servite a mantenere i popoli, o almeno la mente della gente, preoccupata per sentirsi minacciata. Ma non solo, i giochi a quei tempi, erano un motivo di rendere omaggio agli eroi-positivi, a quegli atleti cioè, capaci di dar prova di essere più nobili degli altri, sia per forza fisica che per l'esempio che costituivano nel rispettare l'uomo, l'onore e gli Dei.
Lungo il tunnel, del quale è rimasto solo un archetto, che costituiva l'accesso allo stadio di Olimpia, ancora oggi esiste un basamento sul quale furono erette le statue in pietra, che dovevano ricordare il nome degli atleti che erano stati cacciati dai giochi per disonore, per non aver agito con lealtà con i loro avversari e per non aver rispettato la legge divina. Le statue degli Eroi-negativi, degli Anti-eroi.
Oggi celebriamo le Olimpiadi, ma, dello spirito dell'antica Olimpia, abbiamo perso non solo l'esempio ma anche il ricordo.

Nessun commento:

Posta un commento