"L'indifferenza del giorno dopo" (Foto by Inghisto) |
A Natale Epifania,
ogni Cristo fa bisboccia
pe’ votasse la capoccia
de micragna e zinnanìa.
S’addolora pe' li sbaji,
pe’ l’abbusi e l’intrallazzi,
pe’ li vizzi e pe’ l’imbroji
e se vergogna pe’ li scazzi
der futuro e der passato...
Giusto er tempo de pià fiato,
e de fasse un ber boccale
che lo fa sentì immortale
eppoi dopo Capodanno, aripià, paro-paro,
er zentiero der somaro.
Natale-Capodanno 2016
Cominciamo a dire che "Filasbrocca" non significa niente, è solo un'assonanza che evoca le favolette in versi che si raccontavano ai bambini e quelle parole senza senso che, dette in momenti di euforica ebbrezza, sembrano prendere una forma e un significato solo fino a quando si torna sobri e si rimettono i piedi sulla terra.
E' la vigilia dell'Anno Nuovo: Aria di festa e glamour a ogni costo. C'è chi festeggia e chi mal sopporta l'atmosfera di un lusso più ostentato che reale, ma tutti sentono che è un momento di bilanci che vanno tirati, almeno una volta l'anno, con la propria coscienza. Qualcuno va in chiesa, si pente e spera, qualcun altro si guarda dentro e riflette, pensa agli errori, impreca per le proprie debolezze e, comunque, deve guardare al futuro, augurandosi di riuscire ad essere più onesto, o più furbo e più accorto. Più coerente con le proprie scelte nel bene e nel male, brindando tutti insieme all'Anno Nuovo e al Futuro, che ognuno vede a suo modo. Poi passata mezzanotte si torna alla solita vita e alle solite abitudini.
Come sempre, nel bene e nel male.
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