Er
fatto sarà stato che s'ereno scordato
che,
si predichi bene e razzoli male,
prima
o poi, sbaji quarche predicato
e
te impicci quanno dici er madrigale.
Così
succede che a la camera e ar senato
S’aricordeno
ch'er fascismo è un gran reato,
solo
quanno che vònno mette la musarola
a
chi nun li vole crede più su la parola.
Tanto
ch'er governo pe' r pubblico decoro,
obbliga
e decide de vaccinazioni e de elezioni,
de
pensioni, banche, internet e de termosifoni.
C'è
chi tira la cinta, chi se sogna un lavoro,
chi
fa la lagna, chi nun capisce e chi fa er dritto,
e'ntanto
'r governo gioca cor foco e cor diritto.
14
ott. 2017
Sembra che siano diventati molto più importanti i titoli del loro significato. Certe parole sono diventate sacre e altre diaboliche e su queste convinzioni sbagliate, i governi ci si adagiano comodamente. Lo vediamo nelle strategie di politica e finanza, messe in atto tutti i giorni, per distrarre la gente dai fatti veramente importanti: si lancia un sasso, la gente ne parla e cerca di capire se è stato giusto lanciarlo o se ha colpito veramente il bersaglio oppure se lo ha colpito per sbaglio.
Contemporaneamente, quasi di nascosto, si concludono affari veramente importanti - i media hanno titoli ben più roboanti da suonare e non vogliono bruciarli troppo presto. Solo pochi se ne rendono conto e se danno l'allarme, spesso, è già troppo tardi. Recentemente è stato ribadito che apologia di fascismo è reato, mentre, a guardare i fatti sembra che mettere in pratica comportamenti tipicamente fascisti sia ancora lecito, basta però stare ben attenti e continuare a condannare, evitando di usare parole pericolose.
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