BLOG : Le vie del Giorno scordato


Quando mi accompagno,
nella notte, col sogno
e la mente mia si confonde,
come foglie, vento e fronde

L’oggi di ieri s’accosta
all'anima in tempesta
che s’agita, smania, si perde
e cerca la pace, nel verde

dei prati e del cielo azzurro.
Poi con la memoria percorro
Le vie del giorno scordato,
che appare limpido e svelato,

solo da quel volto lucente.
Non più sfocato ma palpitante.

19 dic. 2018

Solo in certi periodi della vita abbiamo la fortuna di poter sognare e in quelle notti non sappiamo mai cosa ci porterà a scoprire il nostro inconscio e difficilmente a comprendere veramente il messaggio che ci arriva da un mondo che ci attraversa senza concederci mai di immaginare in quali luoghi e in quale tempo intende spingerci.
Queste meravigliose sensazioni spesso scompaiono nel momento stesso del risveglio e ci lasciano solo un vago ricordo, qualche lampo che arriva da un passato vissuto, ma che, al tempo, non avevamo nemmeno notato o che forse, nel sogno, percepiamo alterato o esasperato nel bene e nel male.   Io ho sognato che insieme a delle persone molto intime del mio presente, ma senza volto, stavo camminando in un luogo che somigliava ad un Luna Park.  Si conversava, passando distrattamente tra gente sghignazzante in cerca di un qualche tipo di divertimento quando, all'improvviso mi sentii irrigidire e i miei occhi si riempirono dell'immagine nitidissima del volto di una donna che al suo solo apparire mi creò uno stato di imbarazzo, come se dovessi  nascondere qualcosa a lei, a me o agli altri.
Notai che vestiva abiti da antica matrona romana, mentre i suoi occhi erano truccatissimi ed i particolari del suo volto che mi apparivano chiarissimi, me la facevano sentire molto vicina. Restai a guardarla qualche secondo come intrappolato in un tempo che mi sembrava troppo lontano e le sorrisi. Mi resi conto allora di essermi imbattuto in un set cinematografico, dove lei impersonava il ruolo di una nobile straniera che funge-va da interprete per l'attrice che era la protagonista del film e che doveva essere di un rango sociale equivalente al suo. Sedevano accanto l'una all'altra, ma la seconda mi appariva sfocata. Terminata di girare la scena, lei con il suo sorriso più affascinante si volse verso di me e io, in quello stesso momento, mi sentii strappare da quella realtà per essere riportato nel mio mondo. Assonnato, intrigato e deluso ma anche lusingato e piacevolmente turbato.

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